Se sei un musicista, cantante, compositore o se comunque lavori con la musica, allora sai che YouTube ormai da più di 10 anni è una delle piattaforme di riferimento per i video, ma anche per la musica. Ormai non c’è artista che al suo singolo, non affianchi un videoclip, e non staremo qui a spiegare il perché.
YouTube però ci ha visto lungo e ha investito nel progetto “YouTube Music”, ormai principale concorrente di Spotify. Solo quest’anno, secondo l’annuncio aziendale, YouTube infatti grazie agli abbonamenti premium avrebbe pagato 4 miliardi di dollari all’industria musicale. Insomma, non pochi spicci.
Il responsabile del reparto musica Lyor Cohen ha affermato: «Il nostro obiettivo è diventare il principale generatore di entrate per l’industria musicale e aiutare gli artisti di tutto il mondo a costruire un carriera facendo musica. Siamo in una posizione unica per raggiungere questo obiettivo perché YouTube monetizza l’esperienza musicale end-to-end a livello globale»
Insomma, sembra che l’industria discografica nel 2021 viva e sopravviva grazie anche alla posizione che YouTube ha sul web. Probabilmente non esiste band o cantante che non utilizzi infatti il “tubo” per pubblicizzare la sua musica e farla ascoltare, da qui ovviamente l’idea di una versione premium che consenta di ascoltare tutta la musica registrata su YouTube anche offline o con lo smartphone in standby.
Le principali entrate economiche del canale ovviamente sono quelle derivanti dalle pubblicità, ma sembra che non sarà così per molto. Infatti seppur nessun canale offre agli inserzionisti il bacino di utenza di YouTube, allo stesso modo lo stesso canale non vuole dipendere esclusivamente da loro, seppur al momento gran parte del fatturato è dovuto ai 20 secondi di pubblicità che guardate ogni volta che avviate un video.
L’azienda infatti ha annunciato che entro quest’anno cercherà di diversificare le proprie entrate, utilizzando mezzi quali anche: la vendita di biglietti di concerti sul canale, merchandising, beni digitali a pagamento e biglietti per eventi virtuali. Cohen infatti afferma che il concerto virtuale a pagamento delle Blackpink potrebbe vendere 280.000 abbonamenti al canale in 81 paesi. Numeri da capogiro.