DAVE GROHL, la vita in lockdown tra i FOO FIGHTERS e il gatto del bengala
Dave Grohl, frontman dei Foo Fighters, durante un concerto al Rock in Rio – Rio de Janerio, 28 settembre 2019.
Dave Grohl, frontman dei Foo Fighters, durante un concerto al Rock in Rio – Rio de Janerio, 28 settembre 2019.

DAVE GROHL, la vita in lockdown tra i FOO FIGHTERS e il gatto del bengala

C’è un nuovo inquilino in casa di Dave Grohl: un gatto del Bengala. A raccontarlo per la prima volta è stato proprio il frontman dei Foo Fighters ai microfoni di Radio X Evening Show condotto da George Godfrey.

«Oggi è una buona giornata. Mi sono svegliato presto, prima del sorgere del sole, mi sono bevuto un caffè, ho portato a spasso il gatto…»

Dave Grohl e il gatto del bengala

E alla faccia stupita del conduttore sul fatto che l’ex Nirvana porti realmente a spasso il suo gatto, Dave Grohl ha risposto:

«Ho portato a spasso il gatto! Abbiamo un nuovo gatto, ma dove abito io non puoi fare andare in giro liberamente i gatti perché io vivo un po’ in collina e ci sono coyote dappertutto. Quindi porto il gatto al guinzaglio. E io non ho mai portato a spasso un gatto. Ai gatti non piacciono i guinzagli. È un Bengala, quindi è fondamentalmente un gatto selvatico, lui odia il guinzaglio e io odio portarlo a spasso! Così non so bene cosa fare!»

Molto semplicemente, la famiglia Grohl non può tenere il gatto libero di girare perché, abitando in collina, ci sono molti coyote nelle vicinanze. Proprio per questo la mattina, il buon Dave Grohl, deve portare a spasso il suo nuovo amico. Poi l’intervista si è fatta seria e George Godfrey ha chiesto al frontman dei Foo Fighters di raccontargli i mesi passati in lockdown.

«Beh, sai, quando a marzo hanno chiuso tutto ero nervoso perché sono una persona creativamente irrequieta e sono abituato a lavorare con la band. Come ogni giorno negli ultimi venti anni, non passa giorno in cui io non stia facendo qualcosa che sia legato alla band… Quindi quando tutto si è fermato mi sono davvero spaventato. Non ero sicuro di cosa avrei fatto, quindi ho iniziato a scrivere… Non musica, ho iniziato a scrivere racconti, storie vere, piccoli racconti di questi anni»

Il lockdown e la nascita di Dave’s True Stories

Proprio in quel momento infatti ha preso vista Dave’s True Stories, la pagina Instagram di Dave Grohl dove il rocker racconta le sue esperienze di vita con i Nirvana, con i Foo Fighters e da solista. Comunque l’ex Nirvana e i suoi compagni non sono stati fermi e hanno continuato a scrivere musica e a cercare di completare il nuovo disco. Pochi giorni fa, infatti, è uscito “Shame Shame”, il primo singolo di “Medicine at Midnight” che dovrebbe uscire il prossimo 5 febbraio. Continuando a parlare della pandemia Dave Grohl ha detto:

«Non esistono cose normali in questo momento, quindi ci si deve creare una nuova normalità e penso che sia un bene per i muscoli creativi di tutti. Pensare a cose da fare per sentirsi felici, pieni di gioia, vivi o qualunque cosa sia. È uno dei motivi per cui abbiamo voluto pubblicare questo album. Non possiamo andare in tour. Non possiamo suonare a quei grandi festival o negli stadi, ma in questo modo portiamo gioia dando la nostra musica alle persone e facendole saltare il sabato sera in cucina con una bottiglia di vino. Se è ciò che deve essere, allora che questo sia ed è quello che dovremmo fare. Quindi io direi di ballare nella vostra cucina con una bottiglia di vino. Credo sia ciò che si dovrebbe fare ora»

Speriamo che nel 2021 i Foo Fighters possano tornare su un palco e speriamo che il mondo della musica riparta in sicurezza, dopo questi mesi terribili sentiamo tutti il bisogno di normalità.