DIODATO vince il premio della critica MIA MARTINI e LUCIO DALLA a SANREMO 2020
Diodato, vincitore della 70esima edizione del Festival di Sanremo.
Diodato, vincitore della 70esima edizione del Festival di Sanremo.

DIODATO vince il premio della critica MIA MARTINI e LUCIO DALLA a SANREMO 2020

Uno dei premi più ambiziosi del Festival di Sanremo è proprio quello della critica intitolato a Mia Martini, il vincitore di quest’anno è Diodato! E non solo, viene premiato anche con il premio Lucio Dalla. Un percorso netto il suo, che non ha fatto errori nelle esibizioni. Il brano con cui vince il premio è “Fai Rumore”, scritto proprio da Diodato. Lui stesso ha detto a proposito del brano:

«È nato in un pomeriggi, ero in questo studio con Edwyn Roberts, che ha collaborato con me per questo brano. Lui stava suonando al piano, io ero seduto sul divano e ho cominciato a cantare col microfono. Si è creata una magia, non c’erano ancora tutte le parole, solo accenni… Ma la parte finale del brano è esattamente quella che abbiamo registrato quel giorno. Mi ricordo che avevo gli occhi chiusi.»

La parte finale del brano è esattamente quella che abbiamo registrato quel giorno

«Quando li ho riaperti, io ed Edwyn siamo scoppiati a ridere perché era una risata di emozioni, era successo qualcosa di magico. Ho lavorato al testo , a mettere a fuoco quello che volevo dire. Sentivo la necessità di abbattere i muri dell’incomunicabilità, di far arrivare la mia voce e far sentire un dialogo. Un invito a bruciare quei silenzi che amplificano delle distanze e considerazioni false che creiamo noi stessi»

Diodato – “Fai Rumore” Testo

Sai che cosa penso,
Che non dovrei pensare,
Che se poi penso sono un animale
E se ti penso tu sei un’anima,
Ma forse è questo temporale
Che mi porta da te,
E lo so non dovrei farmi trovare
Senza un ombrello anche se
Ho capito che
Per quanto io fugga
Torno sempre a te

Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene,
Se il tuo rumore mi conviene,
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
Tra me e te.

E me ne vado in giro senza parlare,
Senza un posto a cui arrivare,
Consumo le mie scarpe
E forse le mie scarpe
Sanno bene dove andare,
Che mi ritrovo negli stessi posti,
Proprio quei posti che dovevo evitare,
E faccio finta di non ricordare,
E faccio finta di dimenticare,
Ma capisco che,
Per quanto io fugga,
Torno sempre a te

Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene,
Se il tuo rumore mi conviene,
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale tra me e te.
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale,
E non ne voglio fare a meno oramai
Di quel bellissimo rumore che fai.