ELETTRA LAMBORGHINI, BOB SINCLAR e GIGI D'AGOSTINO, stretta del Governo sulla movida
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ELETTRA LAMBORGHINI, BOB SINCLAR e GIGI D’AGOSTINO, stretta del Governo sulla movida

Da alcune ore è entrata ufficialmente in vigore la stretta del Governo su movida e discoteche. Dopo il preoccupante aumento di casi nel nostro paese, il Ministro della Salute Roberto Speranza e il Governo hanno deciso di chiudere i locali che non sono in grado di rispettare le norme anti-Covid imposte.

A questo proposito sono molti gli artisti che hanno deciso di annullare (seppur tardivamente) gli eventi e i concerti previsti nelle discoteche e nei locali di tutta Italia. Tra questi Elettra Lamborghini che sui suoi profili social fa sapere:

«Ho deciso di cancellare tutti i miei concerti vista la situazione Covid…riconosco che non è il momento… ci è stata data l’opportunità e vi ringrazio tutti ma non siamo ancora pronti»

Ovviamente la decisione dell’ereditiera di casa Lamborghini arriva dopo le polemiche per la serata al Praja di Gallipoli dove il termine “distanziamento sociale” è passato decisamente in secondo piano, come testimoniano i video apparsi in rete. La polemica è dilagata rapidamente, portando Elettra Lamborghini ad annullare i prossimi concerti. Stesso discorso per Bob Sinclar che “al sicuro” da dietro la sua console ha sentenziato:

«Come puoi chiedere a chi ama ballare di mantenere una certa distanza dagli amici? La regola è goditi l’attimo. Non ho un consiglio migliore. Il nostro umore è al minimo, non è il momento giusto per togliere alla gente la libertà di ballare»

Sicuramente i mesi di lock-down non sono stati una passeggiata e la cosa vale per tutti; ma vanificare tutto per “godersi l’attimo”, a discapito anche di chi segue le regole imposte, non è una mossa saggia. Dati anche i numeri dell’epidemia degli ultimi giorni, con contagi di ritorno dall’estero e migliaia di giovani infettati tra discoteche e locali, non si può abbassare la guardia. Nemmeno se lo dice Bob Sinclar. Tra i virtuosi invece troviamo Gigi D’Agostino che in un tweet ha detto:

«Mi spiace trovarmi qui a riscrivere le stesse cose che ho scritto a marzo. Purtroppo il problema “Covid” si sta di nuovo aggravando. Ho deciso che il mio live set di domani sera, 14 agosto 2020, non ci sarà. Per il bene del pubblico che, a mio avviso, affrontando il viaggio e partecipando al concerto si esporrebbe in entrambe le situazioni al rischio di contagio. Per il bene di tutti gli operatori addetti alla produzione dell’evento che entrando in strettissimo contatto con altre persone, prima, durante e dopo il concerto, si esporrebbero al rischio di contagio. Aspettando un giorno migliore… Un abbraccio virtuale musicale»

Ovviamente il Dj ha capito, al contrario di molti altri, che mantenere il distanziamento e la mascherina in discoteca è praticamente impossibile. Per evitare quindi di tornare alla situazione di marzo, ha pensato di annullare tutti gli eventi. Tanto di cappello per questa decisione che arriva in un momento molto difficile per la musica e l’arte in generale. Mettere al primo posto la sicurezza del pubblico e dello staff è un gesto nobile che, i più, non capiranno ma che fa veramente onore a Gigi D’Agostino.

Dall’altra parte, invece, troviamo la risposta dei gestori dei locali che chiudendo di nuovo i battenti si ritrovano nella stessa situazione dei mesi passati con tutte le spese di gestione ma con zero entrate. Il gestore del Praja di Gallipoli, Pierpaolo Paradiso, ha detto:

«Siamo diventati il capro espiatorio dei contagi in Italia anche se non è stato riportato nessun contagio in nessuna discoteca. I nostri dipendenti non riusciranno a raggiungere le giornate necessarie per avere la disoccupazione. Inoltre non vedo gli stessi provvedimenti di chiusura totale per bar, ristoranti e spiagge. Vediamo solo buio davanti a noi, spero si ricordino di aver messo un settore sul lastrico»

Dal loro punto di vista la situazione è ovviamente critica, visti anche i ritardi nel pagamento dei sussidi da parte dello Stato. Che la questione non fosse per nulla facile è stato chiaro sin dall’inizio. La pandemia ci ha colpito duramente e alcuni settori sono stati colpiti più duramente di altri. Arte, turismo e ristorazione sono tra questi, ma a fronte degli oltre 35mila decessi, bisogna prendere anche decisioni impopolari.

Purtroppo i numeri del contagio sono ancora altissimi e, probabilmente, dovremmo convivere col virus ancora per molto. Sono stati fatti degli errori, indubbiamente; a volte il buon senso delle persone è venuto meno ma, dopo tutti gli sforzi fatti, non possiamo vanificare tutto per passare un mese di agosto “normale”. Dicevano che sarebbe andato tutto bene e che insieme ce l’avremmo fatta. Sarà veramente così?