FREGARE IL TEMPO, è ora di ascoltare LOGAN LAUGELLI
Logan Laugelli in una foto promozionale.
Logan Laugelli in una foto promozionale.

FREGARE IL TEMPO, è ora di ascoltare LOGAN LAUGELLI

logan laugelli fregare il tempoLogan Laugelli, cantautore bergamasco, cantante e chitarrista del gruppo folk “Le madri degli orfani”, torna sulla scena musicale con un album da solista “Fregare il tempo”. Dieci tracce, Dieci titoli e dieci storie raccontano lo scoccare dei secondi, il passare del tempo che è nostalgia, crescita e paura.

Logan Laugelli apre il suo lavoro con una batteria  “lancetta” e frammenti di discorsi sul tempo, un intro che più congeniale non poteva essere. Segue il singolo omonimo dell’album “Fregare il tempo”: un brano sulla crescita individuale ma anche sulla resistenza che le nostre aspettative fallite hanno su un di un presente diverso da come era stato pensato.

La batteria a “lancetta” dell’intro ritorna anche in questo brano come un perfetto collegamento con l’intro di apertura. E’ una rarità, specialmente in questi tempi di ascolti musicali individuali, trovare un album pensato per essere ascoltato in ordine sequenziale. Ogni canzone da sola certamente esiste ma ascoltata insieme alle altre si arricchisce di significato.

L’immaginarsi da grandi a 15 anni, le aspettative e il tempo come costruzione di una propria identità sono tematiche contrarie a  “Beati voi”. La batteria incalzante sparisce e la chitarra struscia esattamente come i beati del testo: i finti sicuri, i creduloni, quelli che non riflettono e hanno un’opinione superficiale su tutto. “Beati voi che sapete sempre chi cazzo siete”: questo ritornello è il  che riesce a mostrare le metamorfosi e la forte capacità comunicativa di Logan Laugelli. Senza mezza termini, insomma.

Logan Laugelli presenta “fregare il tempo”, un album originale, aggettivo sempre più raro

Tornando al concetto di come questo album è pensato per essere ascoltato in ordine sequenziale, “Non mi fido” è praticamente il lato b di “Beati voi”. Torna l’ipocrisia, torna l’idea di opinione facile e di giudizio su tutto: una pratica molto diffusa al giorno d’oggi. Se siete interessati a conoscere questo testo con le parole di Logan Laugelli vi consiglio di leggere la mia intervista, avvenuta proprio in presentazione del singolo.

“Ragazzo distratto” è la fotografia dell’album, la descrizione di una situazione vissuta nella città natale di Logan Laugelli, Bergamo. E’ il tempo presente. Il viaggio nelle mille facce del signor Tempo prosegue a suon di onomatopee e siamo arrivati alla traccia “Intermezzo”. Qui c’è il cambio di passo, la fase 2 dell’album ma non posso raccontarvi tutta la timeline. Voglio lasciarvi il piacere della scoperta, dell’ascolto libero.

Logan Laugelli presenta un album originale, aggettivo sempre più raro. Originale, per me, vuol dire dimostrare che si può ancora fare musica mettendo un attimo da parte l’amore, sentimento principe e chiacchieratissimo di moltissime canzoni. Originale vuol dire mostrare come un’armonica, una chitarra acustica e una batteria si possono incidere canzoni che non ne ricordano altre.

Insomma “Fregare il tempo” ha il pregio di far riflettere, farsi ascoltare ma soprattutto portare in alto l’importanza delle parole e del sapere scrivere. C’è molto ancora da raccontare e Logan Laugelli odia le storie già sentite.