Gionata e sulle pagine di Music.it! Iniziamo col ritmo giusto. Racconta ai lettori un ricordo inedito e strano, legato alla musica, che li faccia innamorare di te.
Le canzoni sono tutte autobiografiche, ognuna si porta con sé una storia: “Firenze” è nata all’alba, dopo una serata devastante a una festa di architettura (a Firenze, appunto), tant’è che mi sono addormentato sulla scrivania mentre scrivevo il testo. Il ritornello di “Frigorifero” l’ho canticchiato sotto la doccia, ero uscito con un amico in una delle serate più piovose della mia vita; infatti siamo usciti dalla macchina, siamo arrivati all’entrata del locale e siamo tornati subito a casa perché eravamo completamente fradici.
Sei passato vivere dalle campagne toscane al caos metropolitano di Milano. Ha influito nella scrittura, o solo sul quantitativo di stress giornaliero?
Milano ha influenzato e continua ha influenzare il mio stile di vita e, di conseguenza, la mia scrittura. Quando ho scritto le canzoni che fanno parte del mio primo disco, in uscita ad autunno, abitavo ancora in Toscana, quindi l’influenza milanese si percepirà soprattutto in un secondo ipotetico album.
Prima militavi nei Violacida. Cosa ti ha spinto a intraprendere una carriera da solista?
L’esperienza con i Violacida è stata formativa per me, ho avuto modo di conoscere persone bellissime, fare tante esperienze e accrescere la mia conoscenza musicale. Le strade si sono momentaneamente separate e, parallelamente, ho sentito l’esigenza di esprimermi intraprendendo un percorso in solitaria.
Ci sono band, cantautori o menestrelli a cui sei particolarmente affezionato? Sia del passato che del presente. Volendo del futuro.
Syd Barrett del passato, Mac DeMarco del presente, Gionata del futuro.
Il tuo primo singolo da solista è “Frigorifero”. Dentro non c’è solo cibo, vero?
Esattamente. Mi piace il simbolismo e il frigorifero è, per me, il simbolo dei coinquilini, un raccoglitore di esperienze (le calamite che lo addobbano con cartoline, bigliettini, disegni…). Anche il cibo definisce lo stile di vita, attribuisco determinati prodotti presenti nel frigo a ognuno dei miei coinquilini. Giulia ha più verdura rispetto agli altri perché è vegetariana, Anna ha le piadine, Mattia il formaggio spalmabile.
Quando arriverà l’album completo?
Godiamoci l’estate, dopo avremo qualche notizia.
Cosa non dovrebbe mai mancare in una canzone di Gionata per considerarti pienamente soddisfatto?
I dinosauri, un film, una serata passata a bere con gli amici, una notte insieme ad una ragazza. Un chorus alla chitarra, un ritornello da cantare, i synth.
Bene, ringrazio Gionata per il tempo che ci ha dedicato. Tutta questa storia mi ha fatto venire fame, chiudiamola qui. Le ultime righe sono per te! Saluta i lettori!
Un saluto a tutti i lettori, ci vediamo al Jurassic Park.