Durante la pandemia si è cercato in tutti i modi di trovare soluzioni alternative ai concerti Live. Per colpa del Covid tantissimi artisti e lavoratori dello spettacolo hanno subito un duro colpo, e ancora adesso ne soffrono ampiamente. Anche il carattere fisiologico è molto importante: sfogarsi durante un concerto, passare quelle due ore in compagnia o da soli in mezzo a una folla ballando, cantando a squarciagola e bevendo; sono cose che mancano a tutti. Si sta pian piano tornando alla normalità, ma il percorso da compiere è ancora lungo. Nel frattempo è spopolato in maniera massiccia lo streaming, che ha dato sollievo e voglia di sperare, ma il Metaverso sembra essere un punto di svolta anche per la musica Live. Da “Tron” a “Ready Prayer One” lo abbiamo tutti un po’ sperato: Il futuro è arrivato.
Il futuro arriva con il Metaverso, funzionerà nel campo musicale?
Il Metaverso è uno spazio digitale in cui è possibile darsi appuntamento e interagire. Stiamo già provando un assaggio di realtà aumentata, specialmente nel campo del gaming, e infatti molte azienda stanno puntando proprio in quella direzione. La stessa Facebook ha dichiarato che ha iniziato il proprio viaggio per il passaggio dall’essere una Social Network Company a una Metavers Company. Vincenzo Bordoni – youtuber (vKlabe), stand-up comedian e critico d’arte – ha creato il proprio Metaverso dedicato all’arte, per permettere agli utenti una passeggiata digitale tra gallerie, fiere e musei, da soli o in compagnia, e approfondire il campo artistico.
Il futuro arriva, inesorabile, e anche la musica sembra muoversi nella medesima direzione. Si creeranno nuove opportunità lavorative e chissà quante infinite possibilità di scenografie, effetti visivi e uditivi, e chi più ne ha più ne metta. Le infinite possibilità della tecnologia sapranno sicuramente i più, e sarà senza dubbio favoloso provare, sperimentare e immergersi in questi mondi virtuali. C’è da chiedersi, tuttavia, come tutto questo riuscirà, e SE ce la farà, a sostituire il “calore” di un concerto live. Emozioni che non si possono raccontare, come l’odore del vicino fradicio di sudore in preda all’euforia. Ovviamente esistono spettacoli e spettacoli, come diverso è un concerto di musica classica, magari all’auditorium, un musical, rispetto a un concerto metal tra birra e pogo. Forse il Metaverso non vuole sostituire nulla, ma procedere in parallelo. Staremo a vedere.
BigMama, la prima artista italiana che si esibirà nel Metaverso
Come si è detto, lo streaming e il digitale hanno spopolato in tutto il mondo, un po’ per colpa del Covid, un po’ perché la tecnologia è sempre più presente nelle nostre vite. I BTS, per esempio, avevano incassato 20 milioni di dollari con un solo evento sul web. Justin Bieber invece – che ha da poco annunciato il tour mondiale – ha dato un live molto particolare in collaborazione con “Justin Bieber – An Interactive Virtual Experience” grazie a Wave, leader del Virtual Entertainment. Per l’Italia, invece, è BIgMama la prima che ci trasporterà in un Metaverso. L’artista si è detta davvero entusiasta:
«Sono super entusiasta e contenta di dare vita a questa esperienza nel metaverso con LIVENow. La dimensione del live è in assoluto la mia preferita nel mondo della musica e sperimentare qualcosa di completamente nuovo, così tanto da essere addirittura la prima in Italia ad esibirsi nel metaverso, mi rende orgogliosa del mio lavoro, curiosissima di vedere come verrà il concerto e interessata nel capire tutto il lavoro che ci sta dietro»
Domani 22 dicembre 2021 sarà un giorno memorabile per la musica italiana: BigMama sarà la prima italiana a catapultarci nel Metaverso, in streaming sulla piattaforma LIVENow alle 21:30, ma già dalle ore 20:00 sarà possibile collegarsi per il behind the scene e tanto altro. L’evento sarà completamente gratuito. In assenza di visori non sarà possibile gustarlo a 360°, ma grazie allo studio Lab9, che si occupa di visual design e lightning, sarà sicuramente un’esperienza molto piacevole. Fateci sapere se ci sarete, e che ne pensate soprattutto. Sarà questo il futuro della musica Live?