I FLAT BIT raccontano il quotidiano, tra l’agire oggi e l’attendere IL GIORNO DOPO
La band pesarese Flat Bit
La band pesarese Flat Bit

I FLAT BIT raccontano il quotidiano, tra l’agire oggi e l’attendere IL GIORNO DOPO

 

Arriva a due anni dall’ultimo disco pubblicato, come un grido d’aiuto per riuscire a sopravvivere all’ennesimo giorno storto, ricercando l’illusione che tutto andrà comunque bene. I pesaresi Flat Bit raccontano questo stato d’animo nell’interessantissimo nuovo album, “Il Giorno Dopo”, attraverso un indie pop genuino, che utilizza sonorità passate e presenti. Otto tracce che descrivono la crono-storia della giornata tipo, di chi già al risveglio sa’ che sarà la solita insofferente solfa, sperando nella svolta positiva. La ricerca di sé stessi, nel mare delle difficoltà quotidiane, aggravate da mancanze sentimentali, da noiosi e grigi pensieri, dalla triste consapevolezza di sentirsi inadeguati. Si narra dei preparativi ad uscire, con gli “Occhiali Da Sole”, per nascondere le occhiaie, chiudendosi la porta alle spalle per affrontare la giungla urbana. Anche se lei non c’è più, perché se ne è andata lasciando lui con la propria solitudine, accompagnato dai ricordi che gli ronzano in testa.

Vivere il quotidiano tentando di fare qualcosa di buono, o arrendersi, tralasciare ed aspettare?

Ed allora si va, aspettando qualcuno che gli faccia credere che andrà tutto per il meglio, cercando di pensare in positivo, sentendosi “Fuori Dal Coro”. Quante volte ci siamo detti: ok ora basta, “Riparto Da Me”, accantonando le difficoltà, cercando di non perdere tempo prezioso utile per la nostra ripartenza. I Flat Bit continuano questo racconto, col protagonista pronto a fare “La Cosa Giusta” (primo singolo da “Il Giorno Dopo”, etichetta Revubs), per uscirne fuori. La ricerca del proprio posto nel mondo passa per “Ventitrè” tra tentativi andati bene ed altri meno, mentre la giornata inesorabilmente volge stancamente al termine. Se comunque oggi non è stata la giornata buona, è possibile rifugiarsi tra le proprie cose, protetti da quelle confortevoli quattro mura, a “Luci Spente”. Raccogliendo le “Macerie” di quello che rimane, si può ascoltare o meno qualsiasi ”Opinione”, ma la cosa più facile rimane aspettare fiduciosi “Il Giorno Dopo”.