Carolina Bubbico è tornata e lo fa in grande stile: “Il dono dell’ubiquità” è un’esplosione di energia da palcoscenico. A cinque anni di distanza dai suoi esordi, con “Controvento” e “Una donna”, l’intimità musicale lascia spazio ad un’esperienza decisamente di più ampio respiro. Ben 16 le tracce composte dalla cantautrice pugliese, affiancata da musicisti di fama nazionale e internazionale: Sud Sound System, Baba Sissoko, Michael Mayo, Redi Hasa, e solo per citarne alcuni. Basi pesantemente pop ed elettroniche, sounds groove e funk, e più di un occhio alla world music. Carolina Bubbico pesca ogni dove e confeziona un album che sfida a farci tenere fermi i piedi.
“Il dono dell’ubiquità” è un viaggio in cui ognuno può andare alla ricerca della propria storia e delle proprie emozioni. Innamorati a “Beverly Hills” o elettrizzati come una “Bimba”? Colmi d’affetto come in “Amore Infinito” e “Hey Mama”, o incuriositi da vite nascoste come in “Margherita”? In “Italianità” il dialetto della sua terra si mette in mostra, mentre con “Voyage” cambiamo lingua e continente. Solo pochi esempi di come i testi di Carolina Bubbico e dei musicisti che la accompagnano in questo viaggio disegnano alle nostre orecchie, sempre con leggerezza, personaggi e pensieri che potrebbero appartenerci. La loro semplicità, senza che questo ne precluda l’originalità, è bilanciata dalla ricchezza della strumentazione, conseguenza dell’impiego di un ensemble ricco e variegato.
“Il dono dell’ubiquità” è un’esplosione di energia e una fusione di sonorità jazz, funk, elettronica e world
La formazione jazzistica e la straordinaria musicalità che caratterizzano Carolina Bubbico la indirizzano verso l’eterogeneità più spensierata; la sua voce studia e spazia da stilemi presi dal pop, dal blues e dal gospel. Finezze e ricerche armoniche non le interessano: in questi brani la cantautrice è alla ricerca del sound più accattivante nelle sue diverse forme. L’eclettismo, ne “Il dono dell’ubiquità”, è comunque modulato per seguire un’impronta pop (e la musicista si dimostra davvero eccellere in questa scelta). Un indirizzo che, se a volte rischia di offuscare la personalità della cantautrice dietro un collage di generi definiti, non preclude l’indubbio successo dell’album.
Carolina Bubbico ha dato vita ad un album istintivo, viscerale, un disco per il quale non riuscirete più a staccarvi dal tasto replay.
Carolina Bubbico ha dato vita ad un album istintivo, viscerale, un disco per il quale non riuscirete più a staccarvi dal tasto replay. Dietro questo lavoro sembra di intravedere la crescita e la scoperta di una “Bimba”, appunto, dalle prime esplorazioni sonore e ricordi musicali fino alla una propria pratica compositiva. “Il dono dell’ubiquità” è un disco che dimostra maturità e sicurezza rispetto ai precedenti e che trasmette con vigore divertimento, energia e curiosità. Una delle più interessanti cantautrici del panorama italiano attuale ha trovato la sua strada nell’ubiquità. Solo nella possibilità di essere ovunque Carolina Bubbico indaga e trova sé stessa nel più naturale dei modi possibili. E cioè attraverso la musica.