IL: l'ordine e il caos della band milanese HUGE MOLASSES TANK EXPLODES
La band Huge Molasses Tank Explodes in uno scatto promozionale.
La band Huge Molasses Tank Explodes in uno scatto promozionale.

IL: l’ordine e il caos della band milanese HUGE MOLASSES TANK EXPLODES

Dalla fusione del progressive rock e della musica elettronica nasce “Il”, una miscela di krautrock tanto psichedelico quanto ipnotico. Un imprevedibile sogno ad occhi aperti, una metamorfosi continua di suoni e colori. “II” è il nuovo album dei Huge Molasses Tank Explodes che esce il 17 gennaio. A colpire l’attenzione sin dal primo brano “Unpainted Sky” è il sound diffuso, soffuso ed omogeneo; è nella fluidità del suono che coesistono diverse sfumature, un alternarsi di momenti esaltanti ad altri più riflessivi e rilassanti. Dietro al particolare nome della band Huge Molasses Tank Explodes c’è una formazione tutta italiana proveniente da Milano; il gruppo vede Fabrizio De Felice alla voce, chitarra e synth, Gabriele Arnolfo alla batteria, Giacomo Tota alla chitarra e Luca Umidi al basso.

Il nome del gruppo si riferisce a un disastro avvenuto a Boston nel 1919 in cui esplosero dei serbatoi di melassa inondando le zone circostanti; non è un caso che la loro musica richiama e si avvicina ad una dolce esplosione e ad un travolgente evento dal retrogusto distruttivo. Dolce e amaro, ordine e caos, su questi due opposti piani si muove tutto il disco, linee che si rincorrono e si intrecciano dentro a un caleidoscopio da capogiro. Questo avviene ad esempio nel brani “So Much To Loose” e in “Giving Up The Ghost”: il disorientamento iniziale dell’ascoltatore si risolve in una personale immersione nei meandri del proprio inconscio.

Ordine e caos, linee che si rincorrono e si intrecciano dentro a un caleidoscopio da capogiro

Ascoltare gli Huge Molasses Tank Explodes è un po’ come fare un salto nel passato, o meglio, in un luogo senza tempo, in un sogno. L’album è caratterizzato da sonorità futuristiche, in un magma fluido e denso in continuo movimento. In “Il” sembra quasi di percepire, vedere e toccare, bande luminose di un’ampia gamma di forme e colori rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio. Con questo disco la psichedelia della band milanese ci regala imprevedibilità e dolcezza da un retrogusto amaro: una vera esplosione di sapori e rock!