L’anno appena passato verrà tristemente ricordato da tutti come l’anno del Covid, quello dell’isolamento casalingo e del lockdown generalizzato.
Keith Richards, i mesi di lockdown tra noia e televisione
Questi mesi in casa sono stati estremamente duri per tutti e nemmeno le leggende del rock come Keith Richards, sono state risparmiate da questa situazione. Ovviamente l’isolamento forzato è una delle poche armi che abbiamo per evitare il contagio e, persino lo storico chitarrista dei The Rolling Stones ha dovuto “reinventare” le sue abitudini.
In una recente intervista a Classic Rock Keith Richards ha raccontato come ha passato gli ultimi mesi in casa, tra la noia e la sua chitarra sempre a portata di mano.
«In pratica mi siedo e scrivo canzoni, o parti di esse, come piccoli frammenti. La chitarra la tengo di fianco alla mia poltrona, in salotto; spesso suono davanti la televisione, ma tendo ad avere dei momenti, durante il giorno, nel quale improvvisamente la prendo in mano e qualcosa mi viene in mente»
Nessuno è stato chiaramente risparmiato dai mesi in casa e la noia inizia a farsi sentire anche per le star del calibro di Keith Richards:
«Più o meno gli effetti del confinamento li sto sentendo come tutti. In faccenda siamo tutti coinvolti, e di fatto mi sto rannicchiando in una bolla con la mia famiglia e pochi amici, come sta facendo chiunque altro. E chiedendomi quando usciremo da questo casino. Al momento, pare che ci si pari davanti un inverno piuttosto duro»
I The Rolling Stones e il futuro della musica live
Poi c’è stata la domanda che, più o meno, tutti si sono fatti in questi mesi: alternative valide o altre soluzione ai concerti nel senso classico del termine:
«Per la musica dal vivo, al momento, non vedo alcun piano B all’orizzonte. Credo che si basi tutto sull’idea di fare finire questa faccenda il prima possibile. È dura, ragazzi, perché questa cosa sembra fatta apposta per tenerci separati, mentre l’unica cosa che noi Rolling Stones vogliamo è stare insieme»