KNOTFEST: annullati concerti di EVANESCENCE e SLIPKNOT, fan bruciano una batteria
Gli Slipknot durante una esibizione al Olimpiyski stadium - Mosca, 29 giugno 2011.
Gli Slipknot durante una esibizione al Olimpiyski stadium - Mosca, 29 giugno 2011.

KNOTFEST: annullati concerti di EVANESCENCE e SLIPKNOT, fan bruciano una batteria

Brutte notizie da Città del Messico. Sabato 30 novembre per via del cedimento di una transenna che separava pit a palco, parte del Knotfest è stato annullato. La barriera avrebbe ceduto durante il concerto dei Behemoth, sotto la pressione dei fan. Non potendo riparare all’incidente e ripristinare il danno, l’evento fondato dagli Slikpnot, che avrebbero dovuto suonare insieme agli Evanescence, è stato annullato.

La notizia, ovviamente, non ha lasciato contenti i fan che hanno ben pensato, in preda a una furia cieca, di invadere il palco e puntare all’attrezzatura nella backline. La batteria degli Evanescence è stata scelta come vittima sacrificale, finendo bruciata tra urla e schiammazzi.

Le scuse degli Slipknot sui social

Domenica gli Slipknot hanno prontamente pubblicato un post sui social, per scusarsi dell’accaduto:

«A causa di una barricata rotta, e i fallimentari tentativi nel ripararla, gli Slipknot sono stati costretti a cancellare l’esibizione della scorsa notte. La sicurezza – in particolare quella dei fan e dei membri della band – è la nostra priorità. Ci scusiamo tantissimo, sperando che capirete. Se dovesse capitare qualcosa a CHIUNQUE di voi, non ce lo perdoneremo mai. Se avessimo potuto riparare la transenna saremmo risaliti sul palco. Di nuovo, speriamo capiate. Noi cercheremo di tornare il prima possibile»

Ovviamente la band di Coret Taylor NON ha condannato i fan messicani. Benché gli Slipknot si sentano distrutti per via dell’attrezzattura, “giustificano” quell’atto di rabbia e violenza, che è comunque arrivato da una piccola parte, rispetto ai 50 mila presenti.

Anche gli Evanescence, la notte stessa, hanno le loro personali scuse ai fan.

«Siamo addolorati per non aver potuto suonare per te stanotte, Città del Messico. La vostra sicurezza, la vostra vita è più importante di qualsiasi concerto. Vi amiamo e torneremo presto, è una promessa»