Classe 1999, tenace e sensibile, Arianna Poli con i tre brani che formano l’EP “Grovigli” stupisce sin dal primo ascolto. Dopo il primo EP pubblicato nel 2018 “Ruggine”, la giovane cantautrice ferrarese torna, quasi di soppiatto, con un lavoro intimo, soft e minimale. In versione acustica i brani che compongono “Grovigli” risultano pieni ed intensi, con testi di rilievo che guardano al presente, alla distanza, al desiderio di viaggiare e alla voglia di restare a guardare.
È nel guardare la nostra passata esperienza che ci rendiamo veramente conto del valore della nostra esistenza; errori e mancanze lasciano nel presente alcuni piccoli vuoti creando scompiglio, confusione. Ed è proprio questo groviglio di contrastanti sentimenti che l’artista va ad indagare. Le parole cantate da Arianna Poli evocano immagini dense di emozioni: «Mi chiuderò dentro a una bolla e la chiamerò esistenza». Il primo brano dell’EP è “Finché esisto” in una veste live in studio con solo chitarra e voce. Fin da subito ci si affeziona a quel singolare ed incisivo timbro di voce, al suo essere spontaneo ed avvolgente. «La nostra evoluzione è sincronicità, mi è venuto il dubbio di aver scoppiato la bolla d’un tratto, questa sarà la costante finché esisto».
I brani di “Grovigli” guardano al presente, al desiderio di viaggiare e alla voglia di restare a guardare
Nel secondo brano “Ryanair”, al ritmo incalzante e deciso si sovrappone la voce soave e potente di di Arianna Poli; impreziosita con degli effetti, la sua voce sottolinea «e voglio avere il coraggio di restare a guardare, cambiare le cose, buttare, buttare quello che non va»; un malcontento generale che si apre ad un finale che smuove gli animi e porta a reagire per ribaltare il proprio futuro.
Con questo brano la cantautrice, in compagnia della sua chitarra, emana leggerezza e spensieratezza; questo, però, senza nascondere la nota velatamente malinconica dei suoi testi: sognare di viaggiare rimanendo ferma ad osservare ciò che la circonda, nel bene e nel male.
Molto bello anche l’ultimo brano “Quando tornerai dall’estero”: una presa di coscienza sulla dura esistenza dell’uomo nel mondo. Diretto ed emozionante, questo brano va a sfiorare tematiche che chiamano in causa la società, il mondo del lavoro, le donne e i nomadi. “Grovigli”, che si posiziona tra la canzone d’autore e l’Indie, è un valido progetto ed il merito risiede anche nella versione acustica che pone in evidenza la voce di Arianna Poli. Con liriche mai scontate, questo EP è un buon biglietto da visita che pone luce su un’artista indubbiamente dalle grandi qualità, dalla forte intensità emotiva, con un senso di poeticità dolce-amara.