L'apocalisse del trio RAINBOW BRIDGE con LAMA, il secondo Ep della band
Il trio Rainbow Bridge
Il trio Rainbow Bridge

L’apocalisse del trio RAINBOW BRIDGE con LAMA, il secondo Ep della band

A quasi un anno dall’uscita, “Lama” non smette di sorprendere per la sua carica di pura energia. Il trio Rainbow Bridge dopo il primo Ep “Dirty Sunday” pubblicato nel 2017, torna con sei brani inediti, dal sapore deciso ed intenso. “Lama” è un turbine di emozioni, un Ep da ascoltare prima di affrontare ogni ostacolo. È una corsa controvento, una sfida con sé stessi, combattuta con una grinta ed una forza che solo dall’unione dei tre artisti può fuoriuscire. I Rainbow Bridge nascono nel 2006 per proporre una libera interpretazione del sound della The Jimi Hendrix Experience: la chitarra è la vera protagonista della scena.

Il trio è composto dai membri ed ex membri di A Violet Pine, Cancrena ed Orient Express, e vede alla chitarra e alla voce Giuseppe Piazzolla, alla batteria Paolo Ormas e al basso Fabio Chiarazzo. La title track “Lama” apre l’Ep con un’atmosfera di attesa, prepara al caos e all’oscurità da affrontare nel corso delle successive tracce. Si viene immediatamente catturati da un vortice sonoro: gli ipnotici motivi della chitarra sono il presagio di un’irruente tempesta che non tarda ad arrivare. Fulmini e saette si scatenano negli ultimi due minuti di “The Storm is Over” e l’ascoltatore si trova di fronte ad un’apocalisse.

“Lama” è una corsa controvento affrontata con una grinta che solo dall’unione dei Rainbow Bridge poteva fuoriuscire.

Il tempo scorre veloce e la tempesta non può durare per sempre, con “Day After Day” un lieve raggio di luce irrompe la scena. Un attimo di tregua, un momento di respiro e lucidità viene reso grazie alla qualità vocali del cantante. Il peggio sembra passato ma ciò che ancora deve accadere è incerto, la strada è ancora lunga e i Rainbow Bridge non mollano la presa. Dai suoni graffianti, la chitarra fa sentire il suo grido di dolore, un grido sempre più sofferto nel psichedelico e travolgente “Words”, brano che racchiude la catastrofe finale.

L’attesa è terminata, la tempesta è superata e con i dodici minuti di “No More I’ll be Back” che chiudono l’Ep, i Rainbow Bridge hanno raggiunto la loro vittoria. Dimenticare il passato è impossibile, il futuro è sempre in agguato, ma in quel preciso istante del presente un timido arcobaleno si rivela agli occhi dell’umanità. Solo alla fine tutto si dissolve e ciascun ascoltatore è libero di vedere la luce o, forse, l’oscurità più totale. La distruzione sembra aver trovato una ragione, una nuova avventura ora si prospetta all’orizzonte per il tenace e insaziabile trio.