Le Larve, foto promozionale per "Ho visto la Madonna".
Le Larve, foto promozionale per "Ho visto la Madonna".

LE LARVE: “È una musica libera dalle regole e i condizionamenti del mercato”

Diamo il benvenuto su Music.it a Le Larve. Cominciamo subito con una domanda per rompere il ghiaccio, raccontaci qualcosa di divertente o di imbarazzante che ti è capitato in studio o su un palco.
Durante l’apertura al concerto dei Negrita, mentre suonavo, mi è entrato un ragno in bocca e visto che non potevo fermarmi mio malgrado l’ho dovuto ingoiare. Da allora cammino sui muri.
Parliamo di “Ho visto la Madonna”, come nasce questo brano e cosa vuole raccontare?

Nasce dalle vicissitudini di una reale serata e vuole raccontare, attraverso i cliché enfatizzati dei personaggi protagonisti, quelli che siamo un po’ tutti noi.

Hai definito “Ho visto la Madonna” una traccia “infame”. Perché? Quanto ci vuole a scrivere un brano “infame”?

Per diversi motivi, probabilmente perché il punto di vista è cinico e “stronzetto” e la canzone racconta una storia senza svelarne il finale. Per scrivere un brano del genere ci vuole poco.

Come descriveresti la musica de Le Larve? Come nascono e come si sviluppano le idee per i brani?

È una musica libera dalle regole e i condizionamenti del mercato, ho sempre fatto un po’ come cazzo mi pareva. Le canzoni in genere nascono da un raptus, successivamente c’è un lavoro di cura della forma.

C’è qualcosa o qualcuno che ispira la tua produzione musicale? Cosa ti serve per scrivere musica?

La mia vita. Per scrivere musica mi servono le mani.

Come ti trovi nel panorama musicale italiano? C’è qualche realtà musicale che ti affascina o ti interessa?
Sì, devo dire che negli ultimi anni la proposta anche mainstream mi aggrada assai.
Come è cambiata la musica de Le Larve da “Non sono d’accordo” fino a oggi? Come sei cambiato tu?

Considerato che quel disco l’ho scritto a 17 anni, ne è passata di acqua sotto i ponti. Oltretutto ora curo la direzione artistica dei miei brani.

Ultima domanda, il classico “fatti una domanda e datti una risposta”, che puoi dirci?

Domanda: pensi che riuscirai a fare quel salto gergalmente chiamato botto?

Risposta: eccerto.

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