MARTA, giovane ventritrenne di Ferrara con la passione per la musica. L’Ep “Domenica”, autoprodotto in collaborazione con SONIKA, contiene quattro brani orecchiabili ed essenziali. La scelta di intitolarlo con l’ultimo giorno della settimana arriva con una motivazione realistica, poiché rappresenta la fine e l’inizio di tutto ciò che deve ancora avvenire. Domenica è il giorno più bello e più malinconico di tutti eppure, ultimamente, lo si utilizza parecchio. A partire da Coez che l’ha fatto per primo, negli ultimi tempi.
La cover di “Domenica” è una fotografia fissata con dello scotch infantile quasi a voler fissare questo primo lavoro musicale. Un’istantanea analogica che ritrae MARTA mentre fa colazione in una tipica giornata estiva. La colazione non solo è il momento più importante della giornata ma un gesto quotidiano propositivo. Mette in circolo le energie e la musica di questa giovane cantautrice sembra voler andare in questa direzione.
MARTA si sfoga con “Domenica”, suo primo Ep
Non a caso i quattro brani si intitolano “Domenica”, “Come Te”, “La festa” e “Sfogo”. Quattro racconti che sembrano concatenarsi in un unico monologo di MARTA. La volontà di raccontarsi nel modo più totale e sincero possibile verso una persona, non per forza un innamorato ma anche un genitore, un fratello/sorella e un’amica: «Tutte queste cose dentro la mia testa si intrecciano… sempre una scusa per procrastinare».
Le canzoni sono un mix di suoni e influenze che fanno parte, evidentemente, della vita e degli studi di MARTA senza eliminare la sua contemporaneità. Si avvertono, infatti, il jazz e il soul ma anche l’indie pop nostrano. Il timbro vocale di MARTA ricorda un pò quello di Annalisa mentre il suo modo di raccontare ciò che le circonda si avvicina a Levante.