MÖTLEY CRÜE: il frontman VINCE NEIL affetto dal morbo di Dupuytren
In foto Vince Neil durante una performance live.
In foto Vince Neil durante una performance live.

MÖTLEY CRÜE: il frontman VINCE NEIL affetto dal morbo di Dupuytren

Il frontman dei Mötley Crüe, Vince Neil è stato operato. La motivazione reale riguarda la malattia che l’ha colpito chiamata morbo di Dupuytren. L’intervento subito dall’artista è andato a buon fine ed infatti, pubblicando un post sul suo account ufficiale di Instagram, Vince Neil ha informato i fan di stare bene. Attualmente si trova nel Tennessee dove proseguirà con le cure e la riabilitazione.

Il morbo di Dupuytren

Il morbo di Dupuytren colpisce molti artisti che lavorano con le mani per suonare i propri strumenti. È anche una malattia tristemente nota come “malattia dei Vichinghi”; questo perchè molto diffusa tra le popolazioni nordeuropee. Inoltre, si tratta di una patologia cronica e progressiva che non permette di flettere le dita e, di conseguenza, ci si ritrova con una rigidità articolare permanente. Le prime apparizioni del morbo sono avvenute a Parigi nel 1831 ma ancora oggi non si conoscono le cause scatenanti, se non una predisposizione familiare congenita.

L’intervento chirurgico di Vince Neil, non metterà in stop il tour programmato dai  Mötley Crüe. A quanto pare, non hanno nessuna intenzione di perdere l’onda di successo riaccesa grazie alla pubblicazione del loro biopic su Netflix. Pertanto, la band heavy metal più premiata nei suoi trent’anni di attività tornerà, il prossimo anno, sui palchi americani con una serie di concerti dove presenzieranno Def Leppard e Poison.

La rivoluzione musicale dei Mötley Crüe negli anni ’80

I  Mötley Crüe hanno rappresentato, non solo per la loro musica ma soprattutto per il loro stile di vita, una vera e propria rivoluzione negli anni ’80. La loro formazione a Los Angeles e le milioni di copie vendute li hanno consacrati come i padrini del Glam Metal. Tra concerti e arresti non c’era un lato della loro vita che non fosse trasgressivo. Nel biopic “The Dirt” di Netflix, infatti, i componenti del gruppo hanno ritrovato l’autenticità di quegli anni dove non si sapeva se fossero arrivati a vivere il giorno dopo. Vivere al limite e mostrarlo, tanti anni dopo, è servito per spiegare ai giovani di oggi che certe scelte non vanno prese.