MURDER IN THE FRONT ROW: arriva il documentario sulla scena thrash metal
I Metallica durante un concerto alla Johan Cruijff ArenA – Amsterdam, 11 giugno 2019.
I Metallica durante un concerto alla Johan Cruijff ArenA – Amsterdam, 11 giugno 2019.

MURDER IN THE FRONT ROW: arriva il documentario sulla scena thrash metal

“Murder in the Front Row: The San Francisco Bay Area Thrash Metal Story”, è questo il nome del documentario in arrivo sulla scena thrash metal di San Francisco. Nel lungometraggio, disponibile dal prossimo 24 aprile in DVD e formato digitale, si percorreranno le strade di San Francisco per approfondire e toccare le più importanti tappe della scena thrash metal, dagli anni ’80 in poi.

Adam Dubin, regista de “Murder in the Front Row”

Il regista del lungometraggio è Adam Dubin, già conosciuto per la co-direzione i video musicali “(You Gotta) Fight for Your Right (To Party!)” e “No Sleep till Brooklyn” dei Beastie Boys. A lui è spettata anche la direzione di “A Year and a Half in the Life of Metallica”; un documentario sul making of del quinto omonimo album dei Metallica e il tour che ne è seguito. A proposito dell’uscita di “Murder in the Front Row: The San Francisco Bay Area Thrash Metal Story”, in concomitanza con il difficile periodo che stiamo vivendo, ha detto:

«È un momento molto particolare per l’uscita di “Murder in Front Row”, perché la musica dal vivo è stata fermata per motivi di sicurezza. Il thrash metal di Metallica, Megadeth, Testament, Exodus e altri è un’esperienza da vivere live. Le riprese di “Murder in Front Row” attestano l’energia dei loro live show, attraverso i quali tutte le band intervenute hanno costruito il loro seguito. Quindi, fino a quando non potremo tornare a goderci la musica insieme, sarà divertente rivivere la storia con questo documentario»

Ad impreziosire il documentario ci saranno diverse interviste ai membri delle band che hanno segnato quegli specifici anni. Parliamo dei Metallica, Anthrax, Slayer, Megadeth, Exodus e tanti altri. Sicuramente una esperienza live con una delle band citate non ha niente a che vedere con la “semplice” visione su schermo, come ha detto lo stesso Adam Dubin.

Ma fino a quando non potremmo tornare a saltare su di un prato, accalcandoci su una transenna o pogare fino a perdere le scarpe, è sicuramente qualcosa di utile per ingannare l’attesa. Non solo, perché si potrà curiosare e approfondire un genere che ha segnato la generazione delle teste di metallo dagli anni ’80 in poi. A colpi di puro e crudo thrash metal.

https://youtu.be/JImsHFVztGI