Diamo oggi il benvenuto su Music.it al duo strumentale Ovunque. Ciao ragazzi, iniziate col dirci qualcosa di voi che non vorreste mai leggere in una biografia ufficiale!
«… si sono arresi».
Ovunque è un nome così ampio da immaginarci tante cose. La mancanza di definizione è proprio quello che volete trasmettere?
La mancanza di tutto, il vuoto, in modo da poterlo riempire, in profondità. Quando siamo partiti con questo progetto non sapevamo quale fosse la meta possibile e non lo sappiamo nemmeno ora. Siamo continuamente in cammino e sbagliando spesso strada possiamo trovare soluzioni differenti.
La vostra musica spazia dal rock all’alternative, passando per il pop e la psichedelia. Quali sono gli artisti che vi hanno influenzato in queste direzioni?
Liszt, Valerio Paoli, Charles Bukowski, Zeus, Mario Monicelli, Red Hot Chili Peppers e tantissimi altri favolosi artisti.
È uscito il vostro album di esordio, “C’era una volta ovunque”. Come mai avete scelto questo titolo che richiama le favole che leggevamo da bambini?
Perché questa è proprio una favola. Un luogo che è tutti i luoghi. Racconta noi stessi. In ogni singolo istante viene data una diversa immagine, per poter, in qualche modo, rappresentare l’insieme.
“C’era una volta ovunque” è un album totalmente strumentale, perfettamente eseguito. Come si racconta un viaggio senza parole, ma solo con gli strumenti?
A volte le parole sono superflue e non influiscono sul risultato finale. I soli strumenti possono portare dove si vuole e ogni volta che si ascoltano può essere diversa la destinazione.
Cosa ci sarà dopo “C’era una volta ovunque”? Un tour magari?
Continueremo a far ascoltare il nostro album come abbiamo già fatto quest’anno. Da settembre saremo di nuovo in giro. Nel frattempo stiamo anche creando nuovi brani che verranno poi inseriti nel prossimo album. Contiamo di farlo uscire ad anno nuovo, quando di preciso non lo sappiamo ancora.
Siamo arrivati alla fine della nostra chiacchierata. Grazie Ovunque per essere stati con noi di Music.it e averci dedicato del tempo. Come è tradizione da queste parti, vi lasciamo l’ultima domanda libera da riempire con quello che volete! Grazie e a presto!
Siate OVUNQUE. Grazie a voi.