Robert Plant, storico frontman dei Led Zeppelin, spegne oggi 71 candeline. È sicuramente uno degli artisti più importanti della storia del rock e una delle voci più riconoscibili in assoluto nella discografia dei Led Zeppelin, ovviamente, e in tutta una serie di collaborazioni eccellenti con diverse band.
Quale modo migliore per festeggiare 71 anni se non quello di ricordare tutte le più grandi performance con una delle band che ha cambiato la storia del rock?
Dieci brani leggendari dei Led Zeppelin
Primo brano leggendario dei Led Zeppelin “Babe I’m gonna leave you” datata 1969. Il pezzo scritto originariamente da Annie Briggs e cantato anche da Joan Baez. Il brano è una sorta di lunga recitazione teatrale dove la ballad acustica si mescola alle ritmiche incalzanti che faranno il successo della band.
https://youtu.be/fODt3iBXNv4
“Communication Breakdown” è uno dei brani che consacra Robert Plant e i Led Zeppelin come una delle band heavy più importanti della storia del rock. Forse uno dei massimi punti toccati dalla voce del frontman, questo brano è il mix perfetto tra heavy rock e quell’anima blues che ha contraddistinto la carriera della band.
“Dazed And Confused” altro brano contenuto il “Led Zeppelin I” e perfetta fusione tra il blues e l’heavy rock che farà la fortuna della band. Interpretazione leggendaria sia a livello musicale che a livello vocale, uno dei brani che resterà iconico nella carriera dei Led Zeppelin e nelle corde di Robert Plant.
“Whole Lotta Love” classe 1969, contenuta dentro “Led Zeppelin II”. Un brano selvaggio che con il suo celebre riff è entrato a spintoni nella storia della musica. Una grande performance vocale di Robert Plant e sicuramente il metro di paragone con tutti i brani futuri della band.
“Immigrant Song” datata 1970. Questa è sicuramente una delle migliori prove vocali dei Led Zeppelin e, forse, di tutto il rock in assoluto. Un brano memorabile dove una chitarra nervosa e nevrotica fa da cornice agli acuti di Robert Plant. Anche qui ci troviamo davanti a una delle icone del rock moderno.
“Stairway to heaven” forse uno dei brani più conosciuti in assoluto e tra i più sdoganati. Con questo pezzo la band entra di diritto nell’Olimpo del Rock. Qui emerge ancor più prepotente tutta la vena teatrale di Robert Plant e tutta la sua espressività, soprattutto durante i live. Il brano si adatta alla perfezione a tutto l’estro vocale di questo grande frontman.
Da Led Zeppelin I a “In Through the Out Door”
“Over the hills and far away”, classe 1973. Questo è uno dei brani della scuola “Stairway to heaven”: partenza dolce con la chitarra acustica e poi un riff esplosivo che stravolge il brano. Anche qui la prova vocale di Robert Plant riesce a dare il meglio anche se da questo punto in poi difficilmente avrebbe raggiunto questi acuti soprattutto durante i live.
“Kashmir”, un brano storico che non ha bisogno di presentazioni. I Led Zeppelin si “rinnovano” in questa forma quasi teatrale, portando in scena un brano nervoso e orientaleggiante. Con “Kashmir” non ci troviamo davanti i grandi vocalizzi di un tempo, ma questa teatralità e questa espressività resteranno per sempre uno dei pezzi più solidi della storia del rock.
“All my love” è il brano forse più radiofonico della band. Uno dei brani più toccanti della band dedicato al figlio di Robert Plant morto per un’infezione alle vie respiratorie. Una performance vocale sobria e struggente, lontana dagli acuti degli esordi ma comunque di un’intensità e di un impatto incredibili.
“I’m gonna crawl” è l’ultimo brano dell’ultimo disco dei Led Zeppelin (senza contare “Coda” il disco postumo). Un pezzo dalle sfumature soul che si muove sinuoso e chiude in maniera sensuale la carriera della band. Qui Robert Plant si inserisce tra queste cadenze “languide” regalandoci una delle performance vocali più intriganti della storia del rock. Una degna chiusura per la carriera di una band leggendaria.
Auguri Robert Plant, voce immortale del rock.
Questa lista contiene solo dieci brani dei Led Zeppelin, tralasciandone ovviamente moltissimi altri che hanno comunque fatto la storia della musica. Robert Plant, secondo Rolling Stones, si trova al quindicesimo posto nella Lista dei 100 più grandi cantanti di tutti i tempi. Una voce indimenticabile che ha influenzato profondamente tutto il rock a venire senza avere (quasi) mai eguali.
Festeggiamo così i 71 anni di uno degli artisti più influenti della sua generazione. Senza di lui tante cose che oggi diamo (vocalmente) per scontate non sarebbero mai state registrate, quindi grazie Robert Plant, cento di questi giorni.
https://youtu.be/ZPeUzqSyHeI