“All Hope is Gone”, disco numero quattro degli Slipknot, è stato l’ultimo lavoro della band con Paul Gray al basso e Joey Jordison alla batteria. Questo disco ha segnato un punto di rottura nel sound della band che stava gradualmente mutando dall’Industrial dei primi lavori a questa sorta di Alternative/Trash metal che ha caratterizzato gli ultimi dischi di Corey Taylor e soci.
Era il 2008 e da quel momento molte cose sono cambiate all’interno degli Slipknot. Paul Gray, lo storico bassista, verrà trovato morto in una stanza d’albergo. Qualche anno più tardi Joey Jordison, batteria e percussioni, verrà allontanato dalla band per motivi mai del tutto chiariti. Nel 2019 anche Chris Fehn, uno dei percussionisti, verrà allontanato dai nove, forse per motivi economici.
“All Hope is Gone”, il punto di rottura negli Slipknot
Insomma, “All Hope is Gone” è praticamente l’ultimo disco con la formazione “storica” che ha portato gli Slipknot al successo. È di poche ore fa la notizia che la band avrebbe ben 11 brani “scartati” da “All Hope is Gone”. Da quanto ha riferito Shawn Crahan, si tratterebbe di materiale registrato da lui, Jim Root, Corey Taylor e Sid Wilson ritenuto però troppo sperimentale per essere inserito dentro “All Hope is Gone”.
Stando sempre alle dichiarazioni di Shawn Crahan, questo materiale verrà rilasciato progressivamente per far capire ai fans degli Slipknot la genesi e l’evoluzione della band che ha portato a “We’re Not Your Kind”.
Undici outtakes per capire “We’re Not Your Kind”.
Parliamo di undici outtakes che verranno diffuse durante il ciclo vitale di “We’re Not Your Kind”. Questo per far comprendere in che modo il sound della band è mutato tra “All Hope is Gone” e “5: The Gray Chapter”.
Ancora non c’è una data precisa per l’uscita di questi outtakes. Tuttavia, dato che “We’re Not Your Kind” è già al primo posto nella Billboard 200, non ci vorrà molto prima che gli Slipknot li rendano fruibili a tutti, magari sulle piattaforme di streaming. Per adesso non ci resta che attendere.