Non sono nuove le accuse di razzismo nei confronti di Ted Nugent, chitarrista statunitense. ma a quanto pare quando è troppo è troppo e l’artista racconta un aneddoto risalente addirittura al 1963. Periodo in cui sicurmente il razzismo in America era a livelli ben più alti di quelli attuali. All’epoca, lo stesso Ted Nugent suonava con la sua vecchia band, i Lourds, e si trovarono a suonare prima delle Supremes alla Combo All di Detroit.
Proprio in quel frangente, la sua strada si incrociò con quella dei Funk Brothers. In quel periodo erano una delle maggiori band che proponevano un repertorio basato sulle canzoni della Motown. Il resto è storia, e la racconta proprio il chitarrista:
«Sapevamo che quel giorno ci sarebbero stati i Funk Brothers, allora la massima autorità in fatto di musica. Durante la prova dei suoni vedevamo che ci stavano osservando, e a un certo punto uno di loro, il più grosso e il più nero di tutti, ci raggiunse sul palco. Mi mise un braccio intorno alle spalle e mi disse: ‘Ve la cavate alla grande, ragazzi. E tu, continua a suonare la chitarra così e diventerai un negro, da grande’. È stato il più bel complimento che abbia mai ricevuto, voleva dire che avevo del soul. Ancora oggi lo considero una medaglia d’onore»
A volte quindi sembra che l’abito non faccia il monaco. Ovviamente questa è la versione del chitarrista, che poi ha continuato: