TED NUGENT mette a tacere le accusa di razzismo nei suoi confronti
Ted Nugent in un concerto del 2011 al Grove Theater in America
Ted Nugent in un concerto del 2011 al Grove Theater in America

TED NUGENT mette a tacere le accusa di razzismo nei suoi confronti

Non sono nuove le accuse di razzismo nei confronti di Ted Nugent, chitarrista statunitense. ma a quanto pare quando è troppo è troppo e l’artista racconta un aneddoto risalente addirittura al 1963. Periodo in cui sicurmente il razzismo in America era a livelli ben più alti di quelli attuali. All’epoca, lo stesso Ted Nugent suonava con la sua vecchia band, i Lourds, e si trovarono a suonare prima delle Supremes alla Combo All di Detroit.

Proprio in quel frangente, la sua strada si incrociò con quella dei Funk Brothers. In quel periodo erano una delle maggiori band che proponevano un repertorio basato sulle canzoni della Motown. Il resto è storia, e la racconta proprio il chitarrista:

«Sapevamo che quel giorno ci sarebbero stati i Funk Brothers, allora la massima autorità in fatto di musica. Durante la prova dei suoni vedevamo che ci stavano osservando, e a un certo punto uno di loro, il più grosso e il più nero di tutti, ci raggiunse sul palco. Mi mise un braccio intorno alle spalle e mi disse: ‘Ve la cavate alla grande, ragazzi. E tu, continua a suonare la chitarra così e diventerai un negro, da grande’. È stato il più bel complimento che abbia mai ricevuto, voleva dire che avevo del soul. Ancora oggi lo considero una medaglia d’onore»

A volte quindi sembra che l’abito non faccia il monaco. Ovviamente questa è la versione del chitarrista, che poi ha continuato:

«Chiunque sia un po’ attento – non quelli che mi definiscono un razzista, ma quelli che sono intellettualmente onesti – sanno che per tutta la mia vita da musicista ho sempre onorato e rispettato i grandi eroi della musica nera – il che sta a dimostrare che sono antirazzista. Quindi, se incontrate qualcuno che vi dice che Ted Nugent è un razzista, vuol dire che quel tizio è un pezzo di merda di bugiardo subumano»