Bentornati a tutti i nostri lettori, oggi vogliamo parlare di un’artista emergente a cui non dispiace farsi ascoltare in tutta la sua forza. Stiamo parlando di Valentina Reptile, e anche se può sembrare il nome di un villain della Marvel è in realtà la firma sul nuovo disco “Truth or Death”. Una voce squillante e profonda dal timbro acido ma anche soave, che gioca da protagonista sopra i movimenti di un ensemble elettronico. Una presenza che sicuramente non passa inosservata, non solo per la creatività ma anche per lo stile. Capelli celeste acceso, solo abiti in pelle e catene, una forma molto coerente alla sua personalità artistica. “Truth or Death” rappresenta il primo passo nella sua carriera da solista, l’opera con cui Valentina Reptile vuole gridare al mondo.
La cantante britannica Valentina Reptile si mette in gioco come solista nel suo nuovo Ep “Truth or Death”
Andiamo a conoscere meglio la nostra artista. Una lunga carriera alle spalle come cantante in diverse formazioni metal. Valentina Reptile è stata un membro fondamentale di gruppi come Fragments of Faith e Hieroglyph. Attualmente la nostra artista si trova a vivere nel cuore geografico della musica internazionale, la metropoli londinese, e forse è proprio questo fermento ad averla invogliata a mettersi in gioco come solista. La derivazione metal rimane comunque elemento presente di “Truth or Death” ma si nasconde in una miscellanea di stili differenti. Il suo è un genere che oscilla tra la musica industrial e la sinthwave ma con ambienti che ricordano la scuola post-hardcore britannica.
L’EP, edito da Epictronic, racchiude sette tracce di cui sei canzoni originali ed un remix. In particolare il brano “Without Me” con Anita Kyoda racchiude perfettamente il sound di tutto il disco. Una batteria digitale dai suoni giganti e un intreccio di sinth che fa da sfondo alla potenza vocale di Valentina Reptile. Per molti versi il brano mi ha ricordato la direzione presa negli ultimi anni dai Bring Me The Horizon, uno splendido connubio tra post-hardcore e musica elettronica. Ma possiamo citare anche brani come “Fear” dove le armonie oniriche si alternano sul groove scandito di un sequencer. In generale possiamo dire che “Truth or Death” è un disco che possiede un ritmo molto ballabile e travolgente.