Un fritto psichdelico per l’omonimo disco dei CALAMARI FOR LUNCH
I Calamari For Lunch in uno scatto
I Calamari For Lunch in uno scatto

Un fritto psichdelico per l’omonimo disco dei CALAMARI FOR LUNCH

“Calamari For Lunch” è l’album d’esordio dell’omonima band toscana, all’attivo dal 2018. Il quintetto originario di Piombino è una classica formazione rock, con Roberto Barlettai (King) e Alessandro Celandroni (Ink) alle chitarre, Antonio Lepore (Nico) alla voce, Gian Luca Gambardella (Frisco) al basso e Luca Pesare (Ronnie) alla batteria. Le sonorità sono chiaramente orientate verso la neo-psichedelia, sulle orme di band di fama internazionale come King Gizzard & The Lizard Wizard. Non mancano tuttavia influenze derivanti dalla tradizione surf-rock americana e tex-mex, in pieno stile Calexico, che aggiungono un tocco di mistero e suspense ai brani dei Calamari For Lunch.

Il primo disco dei Calamari For Lunch è composto da 10 tracce, di cui alcune decisamente degne di nota. Tra tutte segnaliamo “Shock Joker”, dove il tremolo iniziale crea interessanti figure ritmiche con i riff di chitarre. Segue “Another Day On Earth”, un inno psichedelico con cambi di tempo, armonizzazioni vocali ricercate e suoni di chitarra ricchi di effetti. E poi “Mesmerize”, già uscita comesecondo singolo anticipatore del disco, in cui si fanno sentire influenze appartenenti più all’universo brit in stile Artic Monkeys. Si torna appieno nella psichedelia con “Veg & Lips”, un brano che unisce la sperimentazione con le distorsioni dello stoner. “Chocolate” è un altro dei pezzi riusciti del disco, che si chiuse poi con le note della strumentale “Ink”.

“Calamari For Lunch” è un album in cui non manca di certo la coerenza stilistica

“Calamari For Lunch” è un album in cui non manca di certo la coerenza stilistica. I dieci brani definiscono appieno lo stile della band, che dimostra di essere in possesso di una decisa identità sonora. Forse poteva esservi spazio per inserire anche del materiale leggermente diverso, al fine di tenere sempre viva e sorprendere l’attenzione dell’ascoltatore. Tuttavia, pur essendo un album d’esordio, si percepisce una maturità ed evince la cura per i dettagli: i brani sono ben pensati, suonati ed arrangiati. Siamo curiosi di vedere cosa riserva il futuro per i Calamari For Lunch: ci auguriamo che il secondo disco non si faccia attendere troppo!