Un concerto può essere assolutamente memorabile. Ma se c’è una cosa che resta negli annali dei concerti, sono le cadute degli artisti. Quindi, vediamo quali sono stati i capitomboli più recenti e famosi:
Dave Grohl e il suo trono di chitarre:
era il 13 giugno 2015 quando il frontman dei Foo Fighters ed ex batterista dei Nirvana, Dave Grohl, durante un concerto in Svezia cadde giù dal palco. Lo stesso cantante l’ha raccontato così: “Abbiamo cominciato a suonare ed andava tutto al meglio. Poi cosa è successo? Che sono caduto dal maledetto palco. Ho colpito il terreno così forte che mi sono rotto la gamba”. La voglia di tornare sul palco, mista agli oppioidi somministrati in ospedale come antidolorifico, gli fece disegnare il suo “Trono di Chitarre”, destinato a diventare uno dei più grandi simboli rock della storia contemporanea.
Salmo e il ginocchio difettoso:
A 4 anni di distanza dalla caduta dell’ex Nirvana, il rapper sardo non poteva essere da meno, quindi detto fatto. Durante il suo concerto al Bologna Sonic Park, durante l’esibizione di uno dei suoi brani più celebri, tra un salto e l’altro Salmo si procura un brutto infortunio al ginocchio. Il concerto sembra sospeso, ma il nostro eroe torna sul palco provvisto di tutore, per concludere l’esibizione seduto su una sedia con la gamba distesa. Stoico.
Travis Scott e la caduta da autotune:
meno eroica ma ben più divertente la caduta dal palco di Travis Scott a Londra. La prima cosa divertente? Non era il suo concerto, ma era solo ospite in uno stage di Drake. La seconda cosa divertente? Il microfono era attivo, e anche l’autotune, quindi il pubblico ha goduto dell’urlo di terrore di Scott in Autotune e successive lamentele. Nessun danno per il rapper che è risalito immediatamente sul palco e ha ripreso l’esibizione.