IVAN TALARICO come UN ELEFANTE NELLA STANZA irrompe al MONK DI ROMA
Ivan Talarico in uno scatto di Lucrezia Testa Iannilli.
Ivan Talarico in uno scatto di Lucrezia Testa Iannilli.

IVAN TALARICO come UN ELEFANTE NELLA STANZA irrompe al MONK DI ROMA

Un’impetuosa leggerezza si nasconde dietro le parole del cantautore italiano Ivan Talarico. Con il suo primo disco “Un elefante nella stanza”, uscito il 10 maggio 2019 per l’etichetta Folkificio, si conquista la serata dell’11 maggio con un concerto in band al Monk di Roma. Un’atmosfera che si tinge di rosso, di blu e della velata ironia del cantautore, un’atmosfera a tratti magicamente ovattata, dal tono lieve e riflessivo.

Ivan Talarico oltre a presentare il suo disco con la band composta da Edoardo Petretti al piano e alle tastiere, Giacomo Nardelli al basso e Paolo Volpini alla batteria, riserva degli spazi per poter leggere le sue poesie. Impressionante come, accompagnato prima dalla batteria, poi dal basso ed infine dal pianoforte, il cantautore riesca a catturare l’attenzione del pubblico ed intrappolarlo in quelle storie di quotidiana immaginazione, giochi di parole e leggera spensieratezza.

Con “Un elefante nella stanza” Ivan Talarico conquista il pubblico del Monk di Roma.

Uno spettacolo-concerto, quello di un cantautore, poeta e investigatore della realtà, che, con le sue paure e le sue domande prova a svegliare gli animi di un pubblico, troppo spesso assente e, in balia di ridondanti temi che caratterizzano molte delle canzoni di oggi. Ivan Talarico cerca delle risposte dal pubblico, cerca una sua reazione, vuole sentirne la presenza. Gioca, scherza, canta e suona, padrone del palco, lascia prendere il volo alle sue canzoni, troppo a lungo lasciate nel cassetto.

Ѐ grazie alla produzione artistica di Filippo Gatti, (che ha anche preso parte al concerto eseguendo un duetto con Ivan Talarico), che le canzoni, prima dotate di vita propria e scritte nel corso degli anni, trovano dimora in “Un elefante nella stanza”. Un disco dalle molte sfumature, che attraversa diversi argomenti e che vede la realtà come una rivale da affrontare, non facile da afferrare, da comprendere e da vivere. All’ingannevole e sfuggente realtà, il cantautore risponde con l’incomprensibile, assurdo ed essenzialmente vero, linguaggio. La risposta del pubblico non ha tardato ad arrivare: prima incerto e sbalordito, infine divertito e entusiasta.

Un’impetuosa leggerezza si nasconde dietro le parole del cantautore italiano Ivan Talarico.

Durante il concerto il cantautore ha eseguito anche dei pezzi fuori album tra cui “Ѐ tutta colpa dei Proci”, anticipata da una breve ed efficace sinossi dell’Odissea e dalle motivazioni che si nascondono dietro la canzone. All’immancabile bis richiesto dal pubblico Ivan Talarico non può che rispondere con una delle sue canzoni più significative: “Carote d’amore”. Il concerto finisce. Lo spettatore, disorientato, prova a dare un senso a tutto ciò che ha visto e ascoltato, prende coscienza e vede la realtà. Una sensazione di leggerezza e verità, quella che sembra voler lasciare Ivan Talarico che, con “Un elefante nella stanza”, può finalmente iniziare il suo viaggio. L’attesa è finita.

Le successive date del suo tour sono:
17 maggio – San Severo (FG)
19 maggio – Andria (BT)
23 maggio – L’Aquila
26 giugno – Fidenza
4 luglio – Cassetta Rossa (RM)
5 luglio – Genova
6 luglio – Cavagnolo (TO)
29 agosto – Fidenza (PR)