Ciao a I Dei Degli Olimpo! Noi di Music.it iniziano tutte le nostre interviste con una domanda di rito, per rompere il ghiaccio. Vi è mai successo qualcosa di divertente durante le vostre esibizioni o prove?
Sicuramente durante le nostre esibizioni sono successe moltissime cose divertenti. Ricordiamo molto bene quella volta che un signore dal pubblico, in evidente stato di ebbrezza, chiedeva al nostro batterista (Ludovico) lo stacco iconico di batteria di “In the air tonight” di Phill Collins, al grido di: “Famme Fir Colligns”. Non accontentandolo è salito sul palco innervosito per prendere a pugni il povero Ludo. Ringraziamo i ragazzi della Security che hanno impedito un disastro! Ovviamente siamo una vera e propria calamita di situazioni paradossali, infatti spesso raccontiamo alcuni episodi ai concerti.
Di solito non domando mai il perché del nome di una band ma nel vostro caso faccio un’eccezione. È l’ironia che vi ha portato a scegliere un nome così?
Un po’ per ironia e un po’ per follia alcolica! Dopo un pomeriggio passato a giocare alla play e a bere alcool scadente abbiamo deciso di scrivere una canzone per una ragazza che frequentava il nostro Liceo. Ci siamo ripresi con una telecamera e presentandoci abbiamo sbagliato la pronuncia del nome. Quello che è uscito fuori è stato un video ignobile e una canzone discutibile che potevano accompagnare solamente un nome fuori di testa.
Spoiler: La ragazza non ha mai ricambiato nessuno.
Dalla data della vostra nascita artistica (2011) non vi siete mai fermati. Nel 2018 vi siete anche esibiti in televisione nel programma “Generazione Giovani” su Rai due. Che ricordo avete di quel giorno?
L’emozione! Vivere per un giorno la vita delle star è stato inebriante! Le prove nello studio, il trucco, l’attesa, le telecamere, ogni vibrazione di quel giorno la porteremo nel cuore. È stato bello vedere che del pubblico presente in trasmissione, in tanti hanno apprezzato la nostra musica seppur sentendone una piccola parte. Pochi giorni fa è stato il 1° maggio, Festa dei Lavoratori ma anche giorno del grande concertone.
Per voi, originari di Bracciano, cosa ha rappresentato la famosa piazza san Giovanni in Laterano di Roma?
Per noi artisti il 1° Maggio è Natale, un Woodstock con appuntamento fisso; un vero e proprio sogno che sembra irraggiungibile, perché siamo sicuri che un giorno saremo su quel palco ad emozionarci e a far emozionare.
Il vostro ultimo singolo è “Terra”. Se dovesse invogliare il pubblico ad andare a sentire il vostro pezzo e vedere il video, cosa direste?
Il nostro ultimo singolo ha un impatto sonoro molto massiccio, consigliamo l’esperienza in cuffia. Il testo è invece molto intimo, quindi in parecchio contrasto con la produzione audio; ciò che racconta per noi è molto importante e sicuramente ascoltarlo può essere un’esperienza piuttosto originale.
E poi Youtube ce l’ha censurato, quindi, lo andrei a sentire anche solo per questo!
Questo indimenticabile 2020 è anche l’anno del vostro nuovo album, che piano piano, immagino, sta prendendo forma. Dateci un’anteprima. Tre aggettivi per descrivere il vostro ultimo lavoro musicale.
Abbiamo raggiunto una crescita musicale, in quest’ultimo periodo, molto più matura anche se forse un po’ lontana dai lavori precedenti. Tre aggettivi possono essere: Mew, Super Saiyan, Darth Vader. Oppure se sembrano esagerati andiamo con degli standard: Audace, Fresco, Sinergico.
Potete scegliere come congiunto da andare a trovare un solo musicista. Chi scegliete? Uno comune a tutti membri del gruppo o a ognuno il suo congiunto?
Sicuro andremmo da Shade. È il nostro Talismano, ogni volta che abbiamo un evento importante mentre andiamo lì ascoltiamo la sua musica! Però non dobbiamo uscire dalla regione, no? Allora se rimaniamo nel Comune di Roma: Caparezza. Molfetta è nel Lazio, giusto? …
I vostri videoclip mostrano un gruppo unito ma anche scanzonato ( vedi video “Hey don’t forget me”). Quanto il sapersi divertire aiuta a fare musica?
Prima che musicisti e colleghi siamo amici, dopo 10 anni siamo una famiglia ormai. La nostra vita, va detto, che è piena di eventi paradossali e il nostro modo di ridere in faccia a tutto ci fa sentire più leggeri. Tutto questo è sul nostro palco e nelle nostre canzoni, ci piace pensare che il pubblico si nutra di tutto ciò.
Tra i vostri successi c’è sicuramente l’apertura dei uno dei concerti di Ligabue al Parco di Monza. Come siete stati accolti dal pubblico?
Quel giorno due band aprivano il concerto, noi siamo stati i primissimi e l’emozione era palpabile e si tagliava con il coltello; quello che ci ha salvato è stato proprio il pubblico! Una volta saliti sul palco, le urla, gli applausi, la gioia che respiravano ci ha completamente invaso. È stato come salire sulle montagne russe; tremendamente adrenalinico e magnifico! Non volevamo più scendere! Andrea (cantante) ha deciso di lanciarsi sulla passerella: pubblico in visibilio, Security un po’ meno; infatti sono saliti e l’hanno portato via! È bellissimo che ancora oggi, dopo 4 anni, riceviamo ancora messaggi e commenti di affetto da parte di quei 100.000 lì presenti.
Bene. Fine dell’esame orale. Passiamo allo scritto. Potete chiedere qualsiasi cosa al nostro pubblico tranne di andare a trovare gli amici.
Una cosa piccola per voi e grande per tutti. Cercate di resistere, chiamate i vostri amici, sentite i vostri partner e insieme a loro ascoltate tanta musica; in questo modo il tempo scorrerà più velocemente e sarà bellissimo. Se avete un vostro amico che suona e scrive, supportatelo, un ascolto e un like non costa niente e magari potrebbe anche piacervi! Grazie a tutti per la lettura, un abbraccio dai vostri amichevoli I Dei Degli Olimpo di quartiere!