In una recente intervista a Rolling Stone, Tom Morello ha parlato di Bruce Springsteen e di come è stato suonare assieme al Boss e alla E Street Band. Secondo il chitarrista dei Rage Against the Machine lavorare ogni giorno con Bruce Springsteen è stata una delle esperienze più stimolanti della sua vita.
«Sai, la E Street Band è stata fantastica per oltre 40 anni senza che io ne facessi parte. Quindi prima di tutto è stato non causare danni. In secondo luogo, al segno di Bruce, si deve cercare di far saltare in aria il posto con qualche folle assolo che i fan della E Street Band non si aspettano. Ho trovato così tanta ispirazione nel lavoro di Bruce. Essere in grado di far parte di esso per un periodo di tempo è qualcosa di appagante e meraviglioso. So che alcuni elementi del mio modo di suonare la chitarra possono aver diviso i fan; ma Bruce mi ha chiesto di suonare a modo mio»
Tom Morello e il Boss, da “The Ghost of Tom Joad” a “High Hopes”
Tom Morello e Bruce Springsteen si sono incontrati per la prima volta nel 2008 quando, assieme alla E Street Band, hanno suonato “The Ghost of Tom Joad”. Il brano era già stato scelto dai Rage Against the Machine per il loro album di cover, “Renegades”; la parte di chitarra era piaciuta così tanto a Bruce Springsteen da convincerlo a chiamare Tom Morello per suonare insieme il brano.
La collaborazione tra i due è andata avanti per diversi altri eventi, fino ad arrivare al Madison Square Garden per i 25 anni della Rock & Roll Hall of Fame. Nel 2012 la chitarra dei Rage Against the Machine ha partecipato alla realizzazione del disco “Wrecking Ball”. I brani registrati sono stati “Jack of all trades” e “This depression”.
L’anno successivo Tom Morello ha sostituto Steve Van Zandt, lo storico chitarrista della E Street Band, in alcune tappe del tour australiano di Bruce Springsteen, il “Wrecking ball tour”. Nel 2014 Tom Morello è entrato nuovamente in studio con il Boss, partecipando alle registrazioni di “High Hopes”.
La collaborazione tra la chitarra di “Killing In the name” e la voce di “Dancing in the Dark” è stata lunga e proficua. Tra i due si è instaurato un vero legame di amicizia che, sicuramente, porterà a nuove future collaborazioni