BAR PONDEROSO: “Sarebbe bello abbattere le barriere con il disco e la musica”
I Bar Ponderoso.
I Bar Ponderoso.

BAR PONDEROSO: “Sarebbe bello abbattere le barriere con il disco e la musica”

Benvenuti Bar Ponderoso sulle nostre pagine! Iniziate col dirci qualcosa di voi e del vostro rapporto con la musica.

Siamo Luca e Manuel, un power duo basso e batteria. Siamo siciliani ma da diversi anni viviamo a Milano. Il nostro rapporto con la musica è necessario, anche al di fuori del nostro progetto. La musica è nella nostra vita e lo sarà sempre. Anche dopo giornate in studio o periodi intensi di concerti, in cui potremmo avere bisogno di silenzio, suoniamo e ascoltiamo musica. Quindi è una sorta di dipendenza.

“Pacifico” è il vostro primo album con la produzione artistica di Gianluca Bartolo, ex Il Pan del Diavolo. Immagino vi abbia aiutato moltissimo, venendo anche lui da una formazione a due.

Il ruolo di Gianluca è stato determinante soprattutto dal punto di vista tecnico e dalla scelta dei suoni. La sua esperienza col Il Pan del Diavolo, nonostante sia un tipo di duo diverso, ha certamente aiutato. Gianluca oltre ad essere un ottimo produttore in studio è un fantastico chitarrista e abbiamo avuto l’onore di avere la sua Stratocaster in tre brani di “Pacifico”.

Ma oltre a Gianluca Bartolo ci sono altre collaborazioni. Vi siete scelti a vicenda e perché?

LUCA: Le collaborazioni sono nate in modo naturale. Cappadonia è un amico e una persona che dà ottimi consigli in fatto di musica. Poiché ci è stato vicino sin dall’inizio di questo progetto, non poteva non esserci la sua chitarra. Dal 2017 suono con Johann Sebastian Punk col quale ho condiviso il palco per più di 30 date in giro per l’Italia. era naturale, come abbiamo già detto, che si collaborasse in un brano.

Pacifico, Islanda, il Sud soprattutto. Tutte coordinate geografiche presenti nell’album. È un modo per abbattere barriere?

Sarebbe bello abbattere le barriere con il nostro disco e con la nostra musica. Nel nostro immaginario cerchiamo di esaltare l’identità di certe cose che noi apprezziamo: il mare, il fascino di un bar lurido, il contrasto tra le cose straordinarie e orribili che sono presenti nei luoghi del sud. Più passa il tempo e più l’identità dei luoghi è una cosa rara. Vedi la città dove viviamo: vuoi mettere a confronto la Milano degli anni 90’ con quella di adesso? Non c’è gara!

“Pacifico” è soprattutto un compendio di personaggi verosimili, che davvero potremmo incontrare in un bar. Da dove sono nati?

I personaggi che trovate in “Pacifico” sono nati dalla cronaca come Andrés Escobar o da un sogno/incubo come Morena in “Morena Blues”. Il bar come luogo ci piace tanto perché, se ci fai caso, è il luogo dove puoi dedicarti a te stesso: ti prendi una pausa, ti bevi una birra, conosci persone che al supermercato non conosceresti mai.

Cosa dobbiamo aspettarci da questo esordio? Un tour magari?

Assolutamente! La nostra indole è soprattutto live. Abbiamo già fatto qualche concerto presentando il nostro disco tra il sud e il nord, ma vogliamo suonare ancora. Vogliamo che il 2019 sia l’anno dei concerti, del sudore e di tanti palchi sia grandi che piccoli, sia in grandi città che nei piccoli paesi di provincia.

Grazie per essere stati con noi, Bar Ponderoso. Vogliamo salutarvi lasciando questo spazio solo per voi. Riempitelo con quello che volete!

Grazie a voi per lo spazio. Riempiamo questo spazio con una sorta di comunicato. Il nostro progetto include la mission di rilanciare un genere musicale che in Italia ha avuto periodi migliori. Anche per questo infatti ci definiamo fresh stoner. Concludiamo dicendo che vorremmo vedere più ragazzi appassionati alla musica suonata. Quando diciamo suonata non ci riferiamo solo alle chitarre ma anche alla musica elettronica. Ma sicuramente non includiamo quelli che si definiscono artisti mugugnando a un microfono con l’autotune su una base. Be Ponderoso!