Il movimento BLACK LIVES MATTER trova il sostegno di diversi artisti musicali
Pharrell Williams durante una esibizione sul Pyramid Stage del Glastonbury Festival.
Pharrell Williams durante una esibizione sul Pyramid Stage del Glastonbury Festival.

Il movimento BLACK LIVES MATTER trova il sostegno di diversi artisti musicali

Il movimento Black Lives Matter, in questi giorni di continue rivolte, sta trovando il sostegno di diversi artisti. Beyoncé, Neil Young, Madonna e The Rolling Stones sono solo alcuni dei nomi delle star della grande industria musicale che condividono e sostengono il movimento Black Lives Matter, nato dall’uccisione di George Floyd da parte di un agente di polizia del Minneapolis.

Il movimento, sorto per porre fine alle discriminazioni nei confronti degli afroamericani, ha superato i confini degli USA e visto il sostegno di moltissime città coinvolte nell’organizzazione di manifestazioni di protesta. È un movimento, quindi, dall’impatto internazionale.

Il messaggio chiaro, forte e deciso dei Black Lives Matter viene accolto anche da Pharrell Williams, il quale ha proposto di intitolare la passeggiata di Virginia Beach proprio al movimento. La proposta, partita dai social, ha subito trovato l’approvazione dei suoi fan, e non solo. Una foto di Virginia Beach con a caratteri cubitali gialli “Black Lives Matter”, postata sul suo profilo Instagram, con l’invito “LET’S MAKE IT HAPPEN”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

VB, let’s make it happen

Un post condiviso da Pharrell Williams (@pharrell) in data:

Pharrell Williams non si è fermato e il suo ultimo post lo vede protagonista di un ulteriore proposta, questa volta direttamente al governatore della Virginia Ralph Northam. Il cantate ha chiesto di riconoscere il 19 giugno, noto come Juneteenth, come festa nazionale. Proprio in questo giorno giorno, nel 1865, venivano riconosciuti come liberi tutti gli schiavi degli Stati del sud. Ben 2 anni dopo l’ufficiale proclamazione di Abraham Lincoln nel 1863. E così è stato; il governatore ha dichiarato, durante una conferenza stampa, che il 19 giugno è riconosciuto come una Festa dello Stato.

Gli artisti si stanno dimostrando impegnati perché ora, più di prima, la partecipazione attiva è sinonimo di “esserci”

Il gesto di Pharrell Williams non è l’unico segno di come politica e musica si fondono nella lotta del riconoscimento dei diritti e nell’abolizione delle discriminazioni. I Black Sabbath hanno creato una linea di magliette, con la scritta Black Lives Matter, utilizzando l’iconico font della band e ispirata alla cover dell’album “Master of Reality”. Come si legge sul loro sito, il ricavato dall’acquisto delle t-shirt verrà devoluto al movimento Black Lives Matter.

Infine, da ricordare il bellissimo discorso di Beyoncé al “Dear class 2020”, ovvero il discorso per i diplomati e laureati degli USA. L’inquadratura  è a mezzo busto per potersi concentrare su un discorso, che partendo dall’episodio di George Floyd, incoraggia a combattere qualsiasi tipo di discriminazione e portare sempre massimo rispetto per sé stessi.

Per l’America che lotta contro sé stessa, queste sono alcune delle manifestazioni del mondo dell’industria musicale e sicuramente ce ne saranno di altre. Gli artisti, musicisti e non solo, stanno scendendo in campo. Si stanno dimostrando impegnati perché ora, più di prima, la partecipazione attiva è sinonimo di “esserci”.