Carl Brave in uno scatto promozionale
Carl Brave in uno scatto promozionale

CARL BRAVE e l’avvento della musica indie

Fa un po’ ridere e sembra un po’ una parodia iniziare così questo articolo, ma Carl Brave all’anagrafe è Carlo Luigi Coraggio. Un po’ come i meme che giravano qualche tempo fa e che traducevano alcuni dei nomi più famosi dei nostri tempi, e ci viene in mente Harry Potter, tradotto in Enrico Vasaio. Fatto sta che l’artista ha rappresentato in tutto e per tutto l’avvento della musica indie in Italia.

Quell’indie che sì, ormai è quasi morto e che lascia le sue tracce in poche canzoni di questi tempi, ma che ha segnato un capitolo della nostra storia. Forse Carl Brave però non può essere annoverato solo come artista indie. Infatti per chi non lo sapesse, il suo primo lavoro portava un altro nome d’arte, quello di Carlito, ed era un progetto con la Molto Peggio Crew, che prendeva il nome di “Sempre Peggio”. Dopo arriva il primo Ep, dal titolo “Brave”, anche questo sconosciuto ai più. Infatti quasi irriconoscibile, si muoveva sulle onde del rap e dell’hip hop.

È solo nel 2016 che con la collaborazione di Franco126 prendono vita i brani che poi lo avrebbero portato al successo. L’album era Polaroid 2.0 e presto sarebbe diventato doppio disco di platino. Intanto iniziavano a farsi strada anche altri artisti del genere, come Calcutta e i The Giornalisti, che grazie alla complicità di Spotify, iniziavano a scalare le classifiche e far diventare l’indie uno dei generi più affermati in Italia durante quegli anni.

Nel 2019, mentre “Paracetamolo” di Calcutta spopolava ed era anche una delle canzoni più “parodiate” di sempre, Carl Brave pubblica il suo primo album da solista “Notti Brave” che conquista il favore del pubblico, portandolo poi a grandi collaborazioni con gli artisti più variegati, tra cui anche Max Gazzè e Coez. Per completare l’opera, nello stesso periodo (in realtà nasceva nel 2014) la Dark Polo Gang spopolava tra i più giovani, e la Trap ormai era una realtà consolidata. Una trap che oggi conosciamo bene e che forze vede in Carl Brave quell’artista che è riuscito a legarla a generi più fruibili, rendendola forse ancor più popolare.

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