Il mondo della musica si è evoluto tantissimo negli ultimi anni, e con questa evoluzione anche la figura del producer è diventata sempre più importante, forse anche dell’artista stesso. Ma cos’è un producer? Cosa fa? Dalla traduzione del termine in italiano, quindi produttore, si intende la figura che supervisiona le sessioni di registrazione e missaggio di un disco o di un singolo, aiutando gli artisti a tirare fuori il meglio di se, creando arrangiamenti che possano funzionare nel mercato musicale del momento.
Non possiamo dimenticare certo le grandi figure del passato, come Phil Spector, detto anche “Wall of Sound”. Ma anche produttori come il mitico Brian Eno. Insomma, con l’avanzata della tecnologia anche la sezione di produzione si evolve e i produttori si specializzano nei vari generi, diventando dei punti di riferimento, Ci viene da pensare a Tony Visconti con David Bowie, o a Rick Rubin, specializzato in Metal e Hip-Hop, che ha prodotto artisti come i Metallica, Red Hot Chili Peppers e Linkin Park.
E proprio l’Hip-Hop con l’introduzione delle drum machine da il via all’ascesa dei produttori. Tra i più famosi e pagati impossibile non citare Dr. Dre e Timbaland, che hanno curato e curano ancora artisti come Snoop Dog, Eminem e Jay-Z. Insomma, il produttore è diventato un artista a tutti gli effetti. Crea arrangiamenti sublimi, aiuta gli autori a scrivere testi e i musicisti a comporre i brani. Un buon produttore è il giusto mezzo per esplodere nel mondo della musica.
E in Italia? Anche noi vantiamo nomi di una certa importanza, che ormai sono famosi in tutto il mondo. Due su tutti sono Charlie Charls e Dardust, che hanno prodotto assieme la celebre “Soldi” di Mahmood, e producono brani per artisti come Ghali, Sfera Ebbasta. Poi c’è Boss Doms, fedele spalla destra di Achille Lauro, anche lui produttore. Insomma, nella musica moderna ormai è quasi più comune il sogno di diventare produttore che non cantante o musicista.