Dinosauro, bentornato su Music.it! Come ben sai, ogni nostra intervista comincia con un ricordo dell’artista. C’è un altro aneddoto imbarazzante accaduto durante la tua carriera musicale che vuoi svelare ai nostri lettori?
Le registrazioni dell’ultimo brano di Dinosauro sono state abbastanza imbarazzanti per il motivo che ho fatto una vita sana e salutare per una settimana prima di registrare la voce e poi il giorno prima sono inciampato sulle cattive compagnie (Cane sulla Luna): vi lascio immaginare la voce alle 10:00 della mattina dopo. Poi tartufo ed Oki ed è passato tutto, nel pomeriggio eravamo in formissima.
«La musica non è una cosa seria, ma è tutto ciò che conta». Che ruolo ha la musica nella tua vita e quanto spazio riesci a dedicargli durante le tue giornate?
Penso che ad oggi possa tranquillamente dire che “vivo la musica” anche se “non vivo solo di musica”. Ognuno trova i suoi equilibri, io ho anche un lavoro meno artistico ed è quello che mi consente di investire risorse nella musica. Il tempo è il prezzo da pagare, comunque un po’, tutti i giorni.
Quale è la paura più grande di Dinosauro?
Tutte le paure del mondo, è il sentimento che provo più spesso, però è anche l’attivatore naturale del coraggio quindi, la più grande paura forse è la vita.
“Casa” è il tuo terzo singolo: particolarmente intimo, aggressivo e dal ritmo serrato. Quanto spazio viene dato all’arte nella tua città? Quanto credi sia importante fare musica e stimolare all’arte in una provincia come Terni?
Ho sempre tenuto stretto questo insegnamento importante: fai quello che puoi, con le risorse che hai e nel posto in cui ti trovi. Considerando che a me piace quello che faccio con questo progetto, mi piace farla con un piede anche nel posto in cui sono nato. Tra l’altro a Terni ci sono molte realtà che si occupano di creare un contesto per la crescita degli artisti locali. Terni poi è piena di ottimi artisti non solo musicisti.
Cosa ti ha spinto a partire dalla tua città e cosa, invece, ti lega fortemente ad essa e quindi ti invoglia ogni volta a tornare?
Non mi sono sentito spinto ad andarmene ma, è normale che alcune realtà lavorative e non solo artistiche ti spingano verso una grande città. A Terni sono legato per la famiglia soprattutto, è qui che ho gli affetti primitivi e per una gran parte di amici. Tra l’altro anche la produzione degli ultimi brani viene dal Sinusoide Studio di Marco Testa di Terni.
Secondo te, quale è il ruolo del cantautore nella società di oggi? Da cantautore, quanto ti senti parte integrante di questa società?
Come cantautore poco, quasi per niente direi ma, personalmente penso di aver capito qual è il mio posto e come vivere la mia versione migliore. Il cantautore non ha un ruolo ma una missione che è quella di scrivere le migliori canzoni possibile altrimenti non deve togliere spazio a chi ha meno mezzo ma più bisogno di emergere.
Cosa bolle in pentola? Progetti per il futuro? Come continuerai a stupirei i tuoi ascoltatori?
Adesso siamo al terzo capitolo di un racconto che si svolge in 5 brani. Dopo l’uscita di “Casa” uscirà un brano che parla del peccato e poi uno che mi assolve. Poi spero di avere le risorse per dedicarmi ad un disco più strutturato.
Dinosauro, ti ringrazio per il tempo concesso. La nostra intervista è giunta al termine, ma le ultime righe sono per te: puoi aggiungere ciò che vuoi, spazio alla fantasia! Ciao e a presto!
Ringrazio prima di tutto voi perché è sempre doveroso ricordarsi che la musica esiste grazie a tantissime professionalità e poi venite a Terni che è una città pazzesca e il futuro sarà nello sviluppo economiche e sociale delle provincie in un mondo che può fare tanto anche a distanza, non tutto ma sicuramente tanto.