GIOVANNI NUTI e MONICA GUERRITORE omaggiano ALDA MERINI a VILLA ADA
Il compositore e cantautore Giovanni Nuti e l'attrice Monica Guerritore
Il compositore e cantautore Giovanni Nuti e l'attrice Monica Guerritore

GIOVANNI NUTI e MONICA GUERRITORE omaggiano ALDA MERINI a VILLA ADA

Nella magica serata di martedì 16 luglio a “Villa Ada – Roma incontra il mondo”, Giovanni Nuti e Monica Guerritore hanno ricordato Alda Merini. Con un concerto spettacolo intitlato “… Mentre rubavo la vita…!”, gli artisti hanno dato vigore a tutte quelle parole, pensieri, dolori e amori professati dalla grande poetessa dei Navigli. Una rinascita della poesia e con lei l’anima che l’ha resa possibile. Trapassare il velo e sprofondare nelle verità più oscure: musica e poesia si incontrano per indagare quello spirito vagante imprigionato nel corpo.

Percepire l’essenza della poetessa, attraverso i ricordi, la sua voce e le emozioni di chi è stato al suo fianco, questo è stato il vero incantesimo della serata. Giovanni Nuti (amico e interprete, marito in arte della poetessa), con le sue musiche ha dato corpo alle parole candidate al premio Nobel. Dodici canzoni suonate da Massimo Germini (chitarra), Emiliano Oreste Cava (percussioni e alla batteria), Simone Rossetti Bazzaro (violino) e Josè Orlando Luciano (pianoforte, fisarmonica e tastiere). La presenza di Monica Guerritore, che si è occupata del testo e della drammaturgia, con la sua sottile ironia, ha trasformato il palco in un carosello di immagini.

L’attrice romana ha incarnato lo spirito guerriero di Alda Merini e l’ha restituito al pubblico in maniera fedele ma non uguale. Ciò che è stato trasmesso sono le sensazioni, le sofferenze e i sogni di una fanciulla, rinchiusa fisicamente, ma libera come una farfalla. Un’orchestrazione di racconti e colori, che aprono la strada ad un sentiero lumino, sulle tracce di Alda Merini. Uno spettacolo che ha attraversato temi tormentati e sofferti come l’amore per la vita e il dolore della perdita.

Un’orchestrazione di racconti e colori, che aprono la strada ad un sentiero lumino, sulle tracce di Alda Merini

Non più una poesia statica, ma in movimento, come l’acqua che scorre, questa è stata l’idea che ha voluto dare Giovanni Nuti. Un cantautore e compositore che, con voce profonda ed intensa, ha creato un’atmosfera mistica. Una notte al femminile, carica di determinazione e sensibilità, attraverso le poesie cantate come “L’albatros” e “Lascio a te queste impronte sulla terra”.

L’immensa poetessa della gioia, è riuscita ad emozionare e a far rivivere la bellezza nascosta dietro il velo cristallino della sua poesia. Sul palco di “Villa Ada – Roma incontra il mondo”, Monica Guerritore e Giovanni Nuti hanno celebrato la straordinaria vitalità dell’ape furibonda. Una serata emozionante in cui, come ha ricordato l’attrice: «Bisogna farsi travolgere come faccio ogni sera io, lasciarsi andare a un’ora di estrema, incandescente bellezza».