I THE ZEN CIRCUS fanno scalpitare il pubblico dell'ippodromo di Capannelle
The zen Circus in concerto all'ippodromo delle Capannelle per Rock In Roma
The zen Circus in concerto all'ippodromo delle Capannelle per Rock In Roma

I THE ZEN CIRCUS fanno scalpitare il pubblico dell’ippodromo di Capannelle

C’è poco da rimanere sorpresi, in realtà. Sono ormai più di 20 anni che i The Zen Circus saltano di palco in palco, facendo ballare le masse a suon di energico e frizzante rock. La sera del 5 giugno 2019 all’Ippodromo di Capannelle, in occasione del Rock In Roma, hanno continuato il “Canta che ti passa tour” che prende il nome dall’omonimo singolo uscito ad aprile. Su Ticket.One sono disponibili i biglietti per le prossime date italiane.

La parte più difficile live, oltre all’esecuzione, è sicuramente tenere il palco e coinvolgere il pubblico. Difficile in teoria, perché quando vedi una band che si diverte più del pubblico per cui suona, capisci che tutto andrà per il verso giusto. E così è stato. Tra brani che han fatto degli The Zen Circus il gruppo di punta dell’underground italiano e pezzi più recenti, le due ore di show volano tra risate e balli.

Andrea Appino: «Siccome siamo dei quarant’enni, allora siamo due volte stronzi. Questo è un dato di fatto»

Di certo anche grazie all’enorme carisma di Andrea Appino, puntualmente spalleggiato da Massimiliano “Ufo” Schiavelli. Battute, botta e risposta col pubblico, i The Zen Circus non si fanno mancare nulla. Specialmente prima e dopo ogni brano. Come dopo “Vent’anni”, Andrea Appino si rivolge alla folla, ironizzando sul testo: «Siccome siamo dei quarant’enni, allora siamo due volte stronzi. Questo è un dato di fatto». E come dargli torto?

Le recenti “Catene”, “L’amore è una dittatura” – canzone presentata a Sanremo – “Canta che ti passa” confermano la grinta che contraddistingue i The Zen Circus, e la qualità che viene impressa in ogni lavoro. Ogni nota che viene suonata e ogni testo nascondono – neanche troppo velatamente –  critica sociale, attualità, problematiche che ognuno di noi è costretto ad affrontare. E la voglia del pubblico di cantarlo e urlarlo insieme ai propri beniamini, è davvero tanta.

“L’amore è una dittatura” è stata presentata in occasione del Festival di Sanremo 2019

Salgono i brividi con “Sono Umano”, quando alla fine Andrea Appino incita al microfono la folla: «Restiamo Umani!», ricevendo applausi e cori di apprezzamento. O ancora alla fine di “Nati per subire” la domanda arriva improvvisa: «Siamo nati per subire?». Il pubblico non ci pensa neanche un secondo, tutti sono d’accordo e la risposta arriva esplosiva: «No!». Perché è anche questo la musica: unirsi in un unico grande abbraccio, e affrontare insieme il domani, aiutandosi l’un l’altro. E i The Zen Circus, riescono sempre a ricordarlo.

Il tempo scorre veloce e brani come “Ragazzo Eroe” e “Fico a spaccarti due o tre denti” si aggiungono alla scaletta facendo esplodere i paganti del Rock in Roma. Non è certo mancato il pogo, il momento di ballare, o di dondolarsi sul posto con le braccia alzate con l’accendino verso il cielo. Ed è “Viva” a chiudere il concerto. Si chiude il sipario su una performance che regala attimi di devastante gioia, malinconia, rabbia e fratellanza. Tutto nella stessa sera. Una serata targata The Zen Circus. Ora che avete letto fin qui posso finalmente concludere dicendo, con totale serenità e il cuore in mano, “Andate tutti affanculo!”

Di seguito tutte le foto del concerto