MUSIC.IT ON SPOTIFY presenta: MACIGNI, la playlist per far esplodere le casse
Music.it on Spotify presenta MACIGNI.
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MUSIC.IT ON SPOTIFY presenta: MACIGNI, la playlist per far esplodere le casse

Amplificatori a 11, sudore, pogo e birre; diciamocelo, la cosa che ci è mancata di più in questo 2020 sono stati i live belli pompati. Qualche artista ha improvvisato delle ottime esibizioni in streaming, come Post Malone con il suo tributo ai Nirvana; ma sappiamo tutti bene che un’esibizione del genere non può bastarci.

Qui a Music.It purtroppo non sappiamo fare il malocchio e tanto meno conosciamo il voodoo, quindi come auspicio di un 2021 ricco di moshpits vi lasciamo MACIGNI, una selezione di 10 pezzi di altrettante band pestose che ci auguriamo di poter vedere dal vivo l’anno prossimo. Nell’attesa mettete questa playlist tra le preferite e recuperatevi tutta la discografia di questi artisti!


Isaak  – Taste

Iniziamo subito con le gioie di casa nostra, i genovesi Isaak sono uno dei gruppi stoner metal più coinvolgenti della penisola. Gli Isaak sono una di quelle band che ti rimane nel cuore con un sound fresco e potente da loro stessi definito come «Riffalicious Fastforward Stoner Rock» e delle performance dal vivo belle violente come piace a noi. E poi le avete viste le copertine dei loro album?


Dunes – SOS

Arrivano da Newcastle ma ci portano il sound dei deserti della California, unito a un’attitudine punk. i Dunes nascono nel 2016 come quintetto, con un sound molto più pesante, ispirato dagli Electric Wizard e dai Conan. Diventati un trio, propongono uno stile molto ispirato ai Clutch e ai Queens Of The Stone Age.


Whores – Mental Illness As Mating Ritual

Molti individui sono convinti che il noise rock sia esclusivamente una roba per hipster e per gente che non è in grado di suonare. Queste persone dovrebbero ascoltare gli Whores. Progetto partito nel 2010 ad Atlanta, combina un sound quasi sludge con volumi mastodontici e riff malefici e, come nella migliore tradizione del noise rock, uso smodato (ma saggio) del feedback di chitarra e basso. Aggiungeteci un frontman carismatico e dotato di una voce cattivissima come Christian Lembach e otterrete una band di serie A.


Blood Command – Cult Of The New Beat

Blood Command sono stati per chi scrive una vera e propria rivelazione; si tratta di una  band norvegese che mixa in maniera ottima il death metal e il grindcore con la…. club music. No, non è uno scherzo, i Blood Command ribaltano qualsiasi regola del mercato musicale per offrirvi un sound che è come una boccata d’aria fresca per le vostre orecchie; speriamo di vederli dal vivo presto, perché i loro live sono a dir poco incendiari.


Baroness – Shock Me

Baroness sono uno di quei gruppi che aspira a saper suonare di tutto, e lo fanno in maniera sopraffina; unire l’hard rock allo stoner non è  così complicato, ma aggiungere sonorità post-metal, doom metal, post-rock e metalcore con continui filler di sintetizzatori e assoli che richiamano il miglior progressive rock senza scadere nella banalità o nella confusione? non è veramente cosa da poco. Inoltre non possiamo non sottolineare il fatto che John Blaizey sia un ottimo illustratore, basta vedere le copertine degli album dei Baroness (che disegna personalmente) per capirlo.


Cornea – Daydreamer

Band proveniente dal padovano, i Cornea sono riusciti a pubblicare il loro esordio discografico proprio nel 2020. ”Apart” è un viaggio di 36 minuti attraverso sei canzoni che mostrano tutto l’estro creativo di questa talentuosa formazione; un percorso cupo e intimista, delineato da un sound post rock venato di stoner e ambient atmosferico.


Fight Amp – Dead Is Dead

La carriera dei Fight Amp si è conclusa nel 2016 ma noi, grazie a Spotify, possiamo sempre godere del loro sporchissimo hardcore punk misto a sludge e grunge. Vi consigliamo in particolar modo l’album del 2008  ”Hungry For Nothing”.


Turbowolf – The Free Life

Qui nella redazione di Music.it ci piacciono le cose complicate, come i Turbowolf da Bristol. Prendete lo psychedelic rock di tradizione sessantottina, il classic punk made in UK, lo stoner fuzzoso, l’heavy metal e un pizzico di edm.


The Necromancers – Salem Girl Part I

Non saremo ne i primi ne gli ultimi a venerare i Black Sabbath come divinità. La band di Ozzy, Tony, Geezer e Bill (parlando solamente della formazione storica) continua a essere un punto di riferimento trasversale per buona parte del rock e del metal. lo è sicuramente per i The Necromancers, che uniscono sonorità acide e riff granatici a passaggi prog e a un amore sconfinato per gli Angel Witch e i Diamond Head.


Midnight – Fuckin Speed and Darkness

Speed Metal, Black, Punk viscerale e tanto satanismo. Gli ingredienti che compongono il sound dei Midnight sono in linea teorica semplici e abusati; ma la carica di adrenalina che mette sia in studio che nei live la band Athenar , frontman polistrumentista, è assolutamente unica.