MYLES KENNEDY: secondo album solista per il frontman degli ALTER BRIDGE
Myles Kenendy, frontman degli Alter Bridge, durante un concerto in Brasile – Rio de Janeiro, 6 aprile 2011.
Myles Kenendy, frontman degli Alter Bridge, durante un concerto in Brasile – Rio de Janeiro, 6 aprile 2011.

MYLES KENNEDY: secondo album solista per il frontman degli ALTER BRIDGE

Myles Kennedy, frontman degli Alter Bridge, ha pubblicato sui social un foto per comunicare ai fan che sta lavorando al suo secondo album da solista. Nel post il cantante ha fatto sapere di aver finito di registrare batterie e percussioni, a colpi di hashtag #solorecord e #quarantineinstudio. Il tutto, grazie a un vecchio amico: Zia Uddin. Il batterista, e vecchio amico, aveva già preso parte alle registrazioni del primo album.

Il post sui social di Myles Kennedy

«Batteria e percussioni fatte! Continua ancora oggi un legame musicale iniziato oltre 34 anni. Sono grato per l’incredibile etica del lavoro e il talento che mio fratello Zia Uddin ha portato a questo disco. Secondo me è uno dei migliori in circolazione. Ancora più importante… è un grande umano»

Sono parole di profondo rispetto e profonda ammirazioni quelle che Myles Kennedy rivolge all’amico batterista. Collaborazioni che rimangono sicuramente nel cuore,e meglio ancora se ci scappa un bicchiere di vino. Di certo è stato così anche con Slash, quando il cantante statunitense prestò la voce per alcuni brani del suo primo album omonimo solista del chitarrista dei Guns N’ Roses.

Con gli Alter Bridge, invece, Myles Kennedy ha pubblicato l’anno scorso, a tre anni di distanza da “The last hero”, “Walk the sky”, disco che è stato presentato anche in Italia lo scorso 2 dicembre 2019, ovviamente insieme a Mark Tremonti e soci. Sarebbe stato un piacere riascoltarli il mese scorso in occasione del Rock the Castle, ma purtroppo, causa emergenza sanitaria, l’evento è stato rimandanto.

Adesso non ci resta che aspettare così da poter valutare noi stessi l’operato di Myles Kennedy. Ma visto l’ottimo lavoro per il primo lavoro discografico da solista e i singoli estratti come l’omonimo “Year Of The Tiger”, “Devil on the Wall”, “Love Can Only Heal” e Haunted by Design”, rimarremmo di sicuro soddisfatti.