A distanza di quattro anni dall’esordio, gli Squeamish Factory tornano con il nuovo album “Plastic Shadow Glory”, uscito nel novembre 2020 per Overdub Recordings. Il manichino di plastica della cover del disco, che si guarda allo specchio in un riflesso ambiguo, è la descrizione perfetta del nuovo progetto firmato Squeamish Factory. Il tema fondamentale che sta dietro alla composizione delle nove tracce inedite, e che le rendono riconducibili allo stesso lavoro, è allora quello della mistificazione della realtà. Qualcosa che sembra accompagnarci da sempre e che oggi, in questo tipo di modernità, governa un mondo intero. E il pensiero non va tanto alle fake news e una certa politica manipolatoria, quanto all’ambiguità che caratterizza ogni umano.
“Humandrome”, “Leading Shadows”, “Mirror Haze” raccontano tutti i dettagli di questa storia vecchia come la caverna di Platone, declinata in diverse verità. Vittime e carnefici delle nostre stesse convinzioni, sabotatori naturali della nostra tranquillità, ci guardiamo allo specchio che non può che risponderci con un riflesso diviso. Spettatori di una vita che sembra essere già scritta, in un mondo moderno che non fa altro che alimentare queste gabbie di solida paura per il futuro. Gli Squeamish Factory non danno risposte che sanno di non conoscere, ma rispondono al malessere moderno con un album violento e pieno di nostalgica forza. “Plastic Shadow Glory” si dilunga in nove tracce che 0 si può affermarlo a cuor leggero – non cadono in errori grossolani.
Gli Squeamish Factory non danno risposte che sanno di non conoscere. Rispondono al malessere moderno con “Plastic Shadow Glory”, violento e pieno di nostalgica forza
Si allontanano dalle classiche strutture e soprattutto voltano le spalle a una tendenza discografica italiana che si dimena tra le canzoni da hit e i generi di nicchia. “Plastic Shadow Glory” risponde alla gabbia mistificatrice dell’uomo moderno, con rabbia calibrata tra tecnica e originalità. Graffianti e melodici allo stesso tempo, inquieti e psichedelici, gli Squeamish Factory ripercorrono con “Plastic Shadow Glory” diverse realtà musicali. Sonorità nu metal – vengono subito in mente i Daftones –, lasciano spazio ora a momenti più punk, ora al grunge di “Snufftshell”. Alone che aleggia su tutto. I grandi nomi del genere: The Queens of The Stone Age ma soprattutto Stone Temple Pilots. Gli Squeamish Factory sono una forza: non consolano ma fanno fremere.