Alberto Biancheri, sindaco della città di Sanremo, è intervenuto per rassicurare i cittadini: il Festival di Sanremo non cambierà location. Sembra quindi sfumare l’ipotesi avanzata pochi giorni fa da Enzo Massa, CEO di FIMI, sulla possibilità di “trasferire” la kermesse al Mediolanum Forum della città di Assago. Il primo cittadino della città ligure ha affermato ai microfoni di RTL 102.5 che una soluzione del genere è totalmente fuori discussione.
«Sull’ipotesi di spostare il Festival dalla città di Sanremo… io ascolto e cerco di parlare il meno possibile, penso che il Festival e la città di Sanremo siano indissolubili»
Lara Carano, sindaca della città di Assago, aveva colto la palla al balzo dicendosi entusiasta. Infatti, a proposito dell’eventualità di ospitare il Festival della Canzone nella propria città aveva prontamente dichiarato: «Il Festival di Sanremo è un evento di rilevanza mondiale, che saremmo onorati di poter ospitare. Se la notizia fosse confermata, ci porremmo subito all’opera al fine di fornire agli organizzatori del Festival il supporto loro necessario».
I piani, tuttavia, sembrano cambiare nuovamente. Questa 71° kermesse è senza dubbio quella che sta subendo più imprevisti in termini di organizzazione. Tra problemi di messa in sicurezza, la possibilità o meno di avere un pubblico e la minaccia dei gestori di teatri di scendere in piazza, la situazione si è fatta davvero complicata negli ultimi giorni. Su questo tema Alberto Bianceri ha voluto dare diverse spiegazioni al pubblico:
«Quando abbiamo deciso le date a novembre con la Rai ed Amadeus mai avremmo pensato di trovarci dopo mesi ancora in una situazione epidemiologica così difficile. Oggi (3 febbraio 2020 ndr.) però è stato fatto il primo passo, ed è stato deciso giustamente, di fare un festival in sicurezza, purtroppo per la città, per i turisti, per i cittadini, ridimensionato e poi aspettiamo i dettagli del protocollo sanitario del CTS per capire come gestire ogni passaggio»
Sarà senza dubbio un Festival di Sanremo “diverso”, ma l’eventualità che si possano creare nuovi focolai spaventa e non poco. La situazione globale è già instabile e precaria, nessuno vuole di certo peggiorare la situazione. Il primo cittadino ha affermato che si sta lavorando molto proprio sulla messa in sicurezza delle persone che saranno coinvolte nella realizzazione dello spettacolo. Tutto questo per azzerare totalmente i rischi di contagio. Il Teatro Ariston verrà adibito a studio televisivo, ma non sarà possibile ospitare il pubblico, secondo quanto detto da Dario Franceschini.
A proposito di questo Amedeus, conduttore e direttore artistico, aveva addirittura avanzato l’idea di posticipare il tutto all’anno prossimo. Sembra quasi che mamma RAI non sappia più a chi dare i resti. Insomma, a un mese dall’inizio della 71° edizione del Festival di Sanremo ci sono ancora molti, troppi, interrogativi. Ma d’altronde, Sanremo è Sanremo.