Diamo il benvenuto a Silvia Tancredi su Music.it! Vorremmo iniziare questa intervista chiedendoti di raccontarci un aneddoto divertente legato alla tua carriera, giusto per rompere il ghiaccio.
Grazie a voi da Silvia Tancredi. Ce ne sarebbero molti, ma il primo che mi balza subito in mente è stato quando, in tour con un importante cantante di Gospel e Blues, sono scivolata dalle scale dell’altare di una grande chiesa. Dopo il silenzio assoluto della platea, ad un primo mio segnale di vita, l’applauso che ricevetti fu uno dei più musicali di sempre.
Con il nuovo singolo, “True Love”, inizia un nuovo capitolo della tua carriera. Raccontaci un po’ la storia di questo brano, che a noi sembra di una delicatezza importante.
Mi piace sentir definire “True Love” come una song delicata. In effetti questa canzone cerca di dare voce alla domanda eterna su cosa sia davvero il “Vero Amore” e su quali siano quelli presenti nelle nostre vite. La nascita di mia figlia mi ha portato ad attraversare una tempesta emozionale e a domandarmi più volte sul senso più profondo dell’amore.
L’armonia tra i vari strumenti, dal pianoforte all’Hammond, dalla batteria, molto raffinata, al basso che lega il tutto. Non è consueto per un artista italiano, uomo o donna che sia, presentare un brano dall’atmosfera e dai connotati così internazionali, come in “True Love”.
In effetti uno dei nostri obiettivi era quello di comunicare il respiro internazionale che coinvolge l’intero nuovo album, e sono molto contenta quindi che questa connotazione sia arrivata anche alle vostre orecchie. Nel progetto di sono presenti diverse featuring con artisti e vocalist di Harlem e non solo, ed inoltre anche la scrittura di alcuni testi ha visto la collaborazione con diversi autori americani.
Così è nato l’interesse della SMG Record & Media nei tuoi confronti, fino a firmare con loro il tuo contratto negli Stati Uniti. Come è avvenuto il primo incontro tra Silvia Tancredi e la casa discografica americana?
In questi ultimi anni il mio legame con gli Stati Uniti è cresciuto sempre più. I concerti oltreoceano mi hanno dato l’opportunità di stringere forti legami ed incontrare persone nuove e interessate al mio progetto, tra cui il mio discografico Garret Clarck. Quello che più mi ha colpito, in generale, è il loro modo di agire nel mondo del lavoro in ambito musicale, molto diverso da quello tipicamente italiano. Gli americani sono diretti e operativi, se ritengono che ci sia del valore, investono concretamente.
Sono passati quattro anni dal tuo ultimo album, “In Limine”. “True Love” è il primo singolo di un nuovo lavoro che potrebbe uscire a breve?
Sì, “True Love” è il primo singolo di un nuovo album. Nelle prossime settimane saremo impegnati a pianificare l’uscita del prossimo singolo e lo shooting per il nuovo videoclip. Per l’intero album bisognerà aspettare l’arrivo della bella stagione.
Dalla tua musica traspare tutto il tuo soul, la tua anima, riportandoci alle atmosfere black americane. Tra pop e soul, un po’ di gospel lo avvertiamo, lo immaginiamo, forse. Ci abbiamo visto giusto?
Ci avete visto più che bene!!! Come dicevo prima, in questo nuovo album ci saranno alcune partecipazioni importanti di alcuni artisti americani molto affermati nel mondo della Gospel Music. Oltre a sottolineare con le loro splendide voci il sound black in veste di vocalist, alcuni di loro faranno dei veri e propri duetti con me. D’altronde non ho mai nascosto la mia grande passione per il soul e il gospel, ed in questo nuovo lavoro la mia natura vocale e musicale più istintiva viene fuori.
Se potessi scegliere, e sappiamo che non è semplice, escludendo le tue, la canzone che più ti fa emozionare quale sarebbe?
Uno su tutti citerei il grande Maestro Steve Wonder, con “Lately”, un brano molto scarno fatto di solo voce, pianoforte e basso ma che esprime al meglio la sua estetica musicale e comunicativa ed il grandissimo talento come autore, musicista e cantante.
Rimanendo più sull’attualità, se concedessero di esprimere un desiderio all’artista Silvia Tancredi, da realizzare nei prossimi dieci anni, cosa chiederebbe?
Ho sempre sentito dire che se vuoi realizzare cose grandi devi pensare in grande. Per cui il mio sogno sarebbe quello di poter realizzare una tournée mondiale nei teatri e nei club più importanti. Per poter portare la mia musica ed incontrare così il pubblico più diverso che il mondo possa offrire ad un artista.
Bisogna attendere un nuovo disco oppure ci sono in programma alcune date, già fissate, dove poterti venire a seguire live?
In questi giorni di feste sarò impegnata in alcuni concerti gospel in teatro con ospite Eric B. Turner. Uno degli artisti di Harlem che ha preso parte al mio nuovo lavoro e con cui è nato un legame speciale stretto tra musica, condivisione e unione di visione. Per la presentazione invece del nuovo lavoro bisognerà attendere l’uscita del nuovo disco.
Le nostre domande sono terminate, ti salutiamo e ringraziamo per averci concesso un po’ del tuo tempo. Lascio a te lo spazio per aggiungere ciò che vuoi e, magari, per fare un saluto ai tuoi fan e alle persone che seguono Music.it.
Grazie a voi per avermi concesso l’opportunità di parlare dei miei progetti. Ai fan di Silvia Tancredi posso solo augurare buone feste. Mi raccomando non perdetemi di vista e continuate a seguirmi anche su Music.It!