Uscirà alla mezzanotte di oggi “Mentale Strumentale”, un disco rimasto troppo tempo nel cassetto dei Subsonica. Si tratta di un album strumentale registrato nel 2004, ma mai pubblicato. Pochi mesi fa erano tornati con “Microchip Temporale”, da noi recensito, riedizione realizzata on occasione del ventennale di “Microchip emozionale”. In un lungo post sui social la band torinese ha spiegato la genesi di “Mentale Strumentale”. Del perché non sia mai stato pubblicato e, soprattutto, perché hanno deciso di farlo solo ora, in questo momento particolarmente difficile.
La nascita di “Mentale Strumentale”
«Non ci giriamo intorno. Era il 2004, avevamo da poco terminato il tour di “Amorematico” e pubblicato il live “Controllo del livello di rombo”»
Il disco, fanno subito sapere i Subsonica, è pronto da ben 16 anni. In quel periodo stava finendo la collaborazione con la loro vecchia casa discografica. Ma da contratto, che non avevano intenzione di rinnovare, dovevano ancora consegnare due album o un doppio.
«Decidemmo di realizzarlo strumentale. Decidemmo che potevamo proporre al mondo i Subsonica in formato strumentale e che sarebbe stata una sfida tosta e appassionante»
Come strumentale sono stati gli esordi dei Subsonica, del resto. Hanno raccontato di come si chiusero nello studio di Piazza Vittorio giorno e notte insieme ai loro tanti e vari strumenti, tra cui synth analogici e multi-effetto, «pronti a deformare spazi e prospettive sonore».
«Cercavamo una nostra via, esplorando fuori dai confini della forma canzone, per tracciare le coordinate di un viaggio nello spazio come metafora della esplorazione di uno spazio interiore. Dagli scossoni un po’ traumatici del “decollo” fino al “rientro in atmosfera”. Eravamo molto gasati e ispirati»
La casa discografica, tuttavia, rifiutò il lavoro dei Subsonica, ed è così che l’album non venne mai pubblicato. Sicuramente tutto questo li ha resi più consapevoli, cosa che li ha sicuramente aiutati a ricercare una loro identità, più solida e ferrea.
«Fu un momento chiave della nostra storia. Grazie a quella esperienza di ricerca, di musica d’insieme, di definizione di personalità collettiva, avevamo probabilmente individuato la chiave che ci avrebbe permesso di affrontare i decenni successivi. Non più musicisti guidati dalle suggestioni di un produttore interno al gruppo, ma autentico organico»
Perché pubblicare “Mentale Strumentale” proprio adesso?
I Subsonica, nel loro post, hanno spiegato anche perché la pubblicazione è avvenuta solo oggi, a distanza di tutti questi anni.
«Per anni abbiamo pensato che prima o poi sarebbe arrivato il momento adatto per fare uscire quei brani, senza schiacciarli tra un album di canzoni, l’annuncio di un tour e un progetto solista. E la “sospensione temporale” che stiamo vivendo in queste settimane, strane e complicate, ci sembra dimensione particolarmente adatta»
Un album, quindi, che non doveva essere semplicemente un “tappa buchi”, o qualcosa di superficiale da inserire tra un progetto e l’altro. Questo “Mentale Strumentale” sembra avere una personalità chiara e ben definita.
«È un momento di inevitabile riflessione, forse anche di immaginazione collettiva. Siamo improvvisamente tanti e tutti insieme a cercare di capire che mondo troveremo fuori dalla porta di casa quando torneremo ad uscire. Se ci sarà davvero un cambiamento, sarà dovuto esclusivamente alla capacità di slancio e all’esigenza di prospettive più aperte e coraggiose che ognuno di noi sarà in grado di coltivare. Ecco perché pensiamo di proporre oggi, a chi ci ha sempre seguito, il resoconto di questa avventurosa esperienza, diversa per forma e densità da tutte quelle per cui siamo stati conosciuti fino ad ora»
Non ci resta che attendere la mezzanotte di oggi per poter assaporare “Mentale Strumentale”. Siccome non possiamo uscire, ciò di cui abbiamo bisogno è sicuramente di buona musica che ci faccia evadere mentalmente, e con la fantasia, distorcendo le regole dello spazio-tempo. E questo, i Subsonica sanno farlo terribilmente bene.