COLIN-CLEGG celebra la sua sofferenza nel malinconico THE MIRROR (Album)
Il cantautore Colin-Clegg.
Il cantautore Colin-Clegg.

COLIN-CLEGG celebra la sua sofferenza nel malinconico THE MIRROR (Album)

Il 30 novembre 2018 è uscito “The Mirror”, il primo LP di Colin-Clegg, cantautore folk italo-scozzese. Il disco, autoprodotto, raccoglie dodici tracce in inglese che raccontano diversi momenti di vita dell’artista. Per il suo progetto solista, Colin-Clegg si avvale dell’expertise di Misto, produttore dell’album e sua controparte nei The Pottos. Traccia dopo traccia, Colin-Clegg ricostruisce i ricordi di luoghi visitati e persone incontrate, conferendo al disco una forte componente autobiografica.

La dimensione intimistica in cui si consumano le confessioni di Colin-Clegg in “The Mirror” ha un che di religioso.

La chitarra è la colonna portante di ogni brano di “The Mirror”. Il dialogo con la viola di Giulia Ermirio crea un tessuto di suoni a tratti caldi e a tratti freddi. La dimensione intimistica in cui si consumano le confessioni di Colin-Clegg ha un che di religioso, complici le atmosfere autunnali dell’album e i cori che fanno da sfondo. Il sentimento di malinconia è predominante e anima tutte le tracce dell’album, che a un primo ascolto corre il rischio di sembrare un po’ lamentoso. Occorrono infatti molteplici tentativi per riuscire a cogliere i differenti stati d’animo del cantautore che, dal canto suo, pecca di una certa ripetitività espressiva.

La voce di Colin-Clegg è graffiante e sofferente, in linea con il mood di “The Mirror”.

Quattro tracce a caso di “The Mirror” avrebbero potuto costituire un EP interessante, piacevole e orecchiabile. Tuttavia il disco, così com’è, risulta un po’ debole. Mancano varietà e ritmo. La voce di Colin-Clegg è graffiante e sofferente, in linea con il mood dell’album. Tuttavia non si sforza troppo di andare oltre la celebrazione del proprio dolore. Non sempre l’ascoltatore è pronto a lasciarsi investire dal tormento dell’artista, e la vera difficoltà sta nel trovare la chiave giusta per entrargli dentro. Comunicare la propria sofferenza è una prerogativa per alcuni cantautori, ma la vera sfida sta nel farlo senza scadere nella morbosità e nell’autocelebrazione. “The Mirror” si presenta dunque come un ascolto molto intimo, ma rischia di fallire nel tentativo di coinvolgere un ascoltatore meno pronto a provare empatia.

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COLIN-CLEGG

THE MIRROR

30 novembre 2018

Autoprodotto

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