Il virologo Anthony Fauci ha parlato della riapertura degli spettacoli. Ottimisticamente si dovrà attendere l'autunno 2021
Il virologo Anthony Fauci ha parlato della riapertura degli spettacoli. Ottimisticamente si dovrà attendere l'autunno 2021

Quando riprenderanno gli spettacoli? Secondo ANTHONY FAUCI dovremmo aspettare l’autunno 2021

Durante un incontro virtuale con l’Association of Performing Arts Professionals, il celebre virologo Anthony Fauci ha parlato della riapertura degli spettacoli.

Le parole di Anthony Fauci

Come tutti ben sappiamo l’arte e la cultura sono rimaste praticamente immobili durante i mesi passati; salvo qualche evento in streaming o a porte chiuse, le sale da concerto, i locali e i teatri sono rimasti abbandonati a se stessi.

Secondo il virologo Anthony Fauci, però, si potrebbe sperare per una riapertura degli spettacoli per l’autunno 2021, a patto che venga vaccinato dal 70 all’85% della popolazione e che si assista allo spettacolo con la mascherina.

«Se tutto va per il verso giusto… quando arriviamo tra l’inizio e la metà dell’autunno, si potrà avere le persone al sicuro sul palco così come tra il pubblico»

Questo a patto che il locale abbia sistemi di ventilazioni e filtri dell’aria adeguati. Con queste premesse, ha aggiunto Anthony Fauci, si potrebbe tornare in sala con pochissime restrizioni, tra cui l’ormai mascherina d’ordinanza.

Secondo alcuni sondaggi condotti da Americans for the Arts, sembra che le perdite finanziarie del mondo dello spettacolo ammontino a circa 15 miliardi di dollari. Questo, ovviamente, ha portato alla chiusura di molti locali con ulteriori perdite nell’universo lavorativo che ruota attorno allo spettacolo.
Sempre secondo Americans for the Arts, anche dopo la pandemia, difficilmente le cose torneranno a come erano prima o comunque servirà uno sforzo economico non indifferente.

Il Covid e il mondo dell’arte: la situazione è critica

Chiaramente la situazione è la stessa ovunque e, come abbiamo visto anche in Italia, il mondo dello spettacolo e le categorie che ne fanno parte sono davvero allo stremo. Chi più e chi meno è riuscito a mettere in campo dei ristori (pubblici o privati) a sostegno dell’arte e della cultura ma la situazione e più grave del previsto. Se si dovranno aspettare altri 9 mesi o un anno per tornare alla normalità, ci potrebbe essere il rischio che questa normalità venga persa per sempre.

Per questo è importante che tutti facciano la propria parte a sostegno della causa. Per questo è importante che le persone e le autorità prendano coscienza del vero valore della cultura e del suo essere fondamentale nella vita delle persone.

Le attività a sostegno delle categorie sono molte ma, diciamoci la verità, sono solo la punta dell’iceberg che ha messo tutti davanti a un problema che mai prima d’ora era stato affrontato.
C’è bisogno di un sostegno economico; sicuramente c’è bisogno di diritti e un sistema pensionistico, retributivo e assistenziale; c’è bisogno di certezze perché quando tutto tornerà alla normalità avremo ancora più bisogno della cultura.

L’indifferenza uccide. Supportiamo la cultura

Da “Scena Unita” a Save Our Stages, tutto il mondo dello spettacolo si è mobilitato per cercare di “tamponare” le perdite e limitare i danni. Ma i danni ormai sono incalcolabili e serve un aiuto dall’alto e dalla buona politica che deve intervenire quanto prima. Per tutti i nostri lettori e per tutte le persone che stanno sotto un palco come spettatori, noi chiediamo di continuare a supportare l’arte. Comprate dischi, prenotate eventi, fate donazioni se potete ma per favore non restate indifferenti.

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