L’EP si apre con “Indecision” una canzone tra il pop e l’elettronico. L’incertezza del futuro e l’incapacità di credere fermamente in qualcosa senza paura sono sentimenti propri della generazione giovane e non giovanissima di oggi e Carme riesce, seppur condendo il tutto con la propria storia, a dare un messaggio alla portata di tutti.
Si percepisce la voglia di fare della musica il proprio specchio ma anche il proprio studio
La sua calda e bassa voce ritorna nella seconda traccia “Found”. La canzone è un grido all’isolamento, alla necessità di chiudersi e a volte starsene per conto proprio. Le note più elettro-pop della prima traccia qui vengono soppiantate da una base più rock che si avvicina al sound più tipicamente britannico.
Il brano, però, più maturo è “Nobody”. Scritto al termine del liceo, è carico di vissuto personale e forse proprio per questo risulta dolce nella sua melodia ballad. Da segnalare è inoltre il videoclip di “Nobody”. Carme, oltre a fare musica, lavora con le immagini e riesce a creare prodotti interessanti.
L’EP si conclude con la canzone “Time” e anche qui Carme dà lustro alla propria voce, calda e comunicativa. Questo brano è il più sperimentale dal punto di vista strumentale e si distacca dalle altre tracce. Ogni strumento è come se avesse la propria porzione di assolo, il proprio tempo.
Il debutto di Carme è un buon debutto. Capacità comunità, creatività visiva e sound internazionale sono delle buone carte per giocare all’interno dell’industria musicale. Si percepisce la voglia di fare della musica il proprio specchio ma anche il proprio studio.
La voglia di esprimersi si delinea soprattutto attraverso la sua voce e la chitarra, lo strumento che per primo lo ha avvicinato al mondo musicale. Consiglio, quindi, come primo ascolto all’EP “Goodbyes”, di ascoltare la presentazione dei quattro brani in versione acustica. Buon ascolto e goodbye!