Le House of Tarts.
Le House of Tarts.

HOUSE OF TARTS: “O ci date una cosa ben precisa oppure ci date cibo”

Oggi sono ospiti di Music.it Laura e Valentina, il duo che compone le House Of Tarts. Benvenute, ragazze! Lasciateci entrare nel vostro mondo e raccontateci un episodio che vi ha davvero legate musicalmente.

Il nostro mondo è fatto di caramelle e tanto rosa quindi immaginatevi “La Fabbrica di Cioccolato”. In realtà non crediamo di essere così legate musicalmente, suoniamo a caso.

Ah, splendido. Un’ottima premessa. Partiamo dalle basi. House Of Tarts: come mai questo nome?

House Of Tarts perché amiamo i dolci. Laura è mezza diabetica e Valentina odia spendere soldi per il cibo.

A maggio 2018 è uscito il vostro primo disco, “H.O.T.”. È soltanto un acronimo del nome della vostra band o nasconde altri significati?

“H.O.T.” significa Horny Or Timballo. La prima parola non la traduciamo ma a grandi linee il discorso è sempre quello: o ci date una cosa ben precisa oppure ci date cibo. Possibilmente vegetariano.

Torniamo a parlare di musica. Quali sono le emozioni che vi hanno guidate durante la scrittura dei brani di “H.O.T.”?

Principalmente la depressione.

Alcune sonorità del vostro disco rimandano ai tessuti sonori dei videogiochi anni ’90. Siete affini al mondo videoludico? Vi piacerebbe comporre la colonna sonora di un videogioco?

Valentina è una super nerd amante dello SNES quindi assolutamente sì. Laura non conosce nemmeno Super Mario, che pena. Comporre la OST di un videogioco gestionale come “Championship Manager” – conosciuto in Italia come “Scudetto” – sì, ci piacerebbe molto e sarebbe veramente azzeccatissimo. Porterebbe il videogiocatore verso nuove realtà.

Come vi relazionate con il vostro pubblico? Vi piace suonare live i vostri pezzi?

Siamo molto simpatiche. A ogni live, per intrattenere il pubblico, oltre che suonare il nostro repertorio, raccontiamo aneddoti di vita passata e futura. A loro piace.

Se la vostra musica fosse un romanzo o un film fantasy, quale sarebbe?

“Le Cronache di Narnia”. Però al posto di entrare nell’armadio ne siamo uscite, almeno una delle due…

Vi piace scrivere e suonare pezzi da sole? O immaginate in futuro di ampliare la formazione delle House of Tarts?

Ancora stiamo litigando se aggiungere elementi al progetto oppure no. Siccome già litighiamo in due, non ci sembra proprio il caso di farlo in tre-quattro-cinque-sei.

Grazie mille alle House Of Tarts per essere state con noi su Music.it. C’è qualcosa che volete aggiungere?

Grazie a voi per lo spazio! Giunte alla conclusione dell’intervista non abbiamo più fantasia. Supportateci nei nostri social!

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