“Luna Park” è una raccolta di sette brani firmati Don Said che alternano stili e mood differenti. Le produzioni firmate Arden sono di ottimo livello e spiccano particolarmente rispetto alle parti propriamente cantate e ai contenuti generali del disco. Il brano di apertura “La danza delle X” ha forti richiami ai tempi della techno e alle ultime produzioni firmate Machete Crew. Si passa poi al già noto singolo “Telegram”, testo su un beat minimale e super compresso. Altri pezzi invece come “Sto Bene” sembrano rifarsi allo stile di Lil Peep, un misto di hip hop e metal che prende il nome di post-emo revival.
“Luna Park” di Don Said, un giro sulla giostra del giovane rapper catanese.
Il disco nel suo complesso è ben prodotto e rientra nei canoni della scena Trap italiana. Ciò che fa perdere di valore ai brani è secondo me l’assenza di contenuti nuovi e idiosincratici. Nei suoi testi, Don Said, ripropone quell’autocelebrazione che fin troppo spesso siamo abituati a sentire, alternata con una altrettanto egocentrica autocommiserazione. Sebbene questo sia parte del genere, dopo la Dark Polo Gang o gli FSK Satellite credo sia arrivato il momento di rinnovare il messaggio della Trap, non per forza con qualcosa di positivo. Ma oltre alle mie personali impressioni ricordo che “Luna Park” di Don Said è disponibile su tutte le migliori piattaforme di Streaming: De gustibus non est disputandum.