“Perdere”, si capisce subito, è un lavoro autentico e genuino, uno di quei lavori congegnati per essere d’impatto e per lasciare un segno forte. Se da una parte i Marrano fanno del rock la loro arma vincente, dall’altra troviamo una sorta di smussamento generale che “addolcisce” gli spigoli e rende “Perdere” meno integralista. Un disco rock, dunque, ma con alcune scelte sonore e compositive congegnate per arrivare a un pubblico più vasto e, se vogliamo, meno radicale. Un pubblico che ama il distorsore ma che non disprezza un po’ di melodia, insomma.
I Marrano ricordano le grandi esperienze underground degli anni ’90 primi 2000 del nostro paese e la cosa non può che farci piacere
Di base “Perdere” resta un disco bello tirato, una vera e propria boccata d’aria nel panorama musicale attuale che, almeno tra i più giovani, è diventato sdolcinato e moscio. I Marrano invece sono una band che fa ben sperare sul futuro della musica considerata ancora underground. Ovviamente noi vecchi rocker non possiamo che ringraziarli per questo.
Altro punto a favore di “Perdere” è la scelta di testi in italiano. È raro avere un sound del genere e non ripiegare sull’inglese ma, in questo caso, la scelta è decisamente vincente. Restando sempre sul comparto testuale bisogna dire che i Marrano hanno testi davvero interessanti e mai scontati. Doppio punto a favore dunque: testi in italiano e con qualcosa da dire senza banalità o frasi fatte.
I Marrano ricordano le grandi esperienze underground degli anni ’90 primi 2000 del nostro paese e la cosa non può che farci piacere. Se qualcuno credeva che un certo tipo di sound in Italia fosse morto, non ha mai ascoltato i Marrano e il loro “Perdere”. La band arriva forse con qualche anno di ritardo sulla tabella di marcia, ma bisogna proprio ammettere che “Perdere” ha tutte le carte in regola per essere un disco in grado di fare la differenza.
“Perdere” dei Marrano è una vera e propria boccata d’aria nel panorama musicale attuale
Se dobbiamo proprio trovare una pecca a questo disco possiamo dire che, ad eccezione di un paio di brani, “Perdere” ha poca varietà negli arrangiamenti. Non fraintendiamo, il disco è una bomba ma un pizzico di varietà a livello compositivo sarebbe stata proprio la ciliegina sulla torta. È evidente che i Marrano sono fan di un certo tipo di ritmica e di un certo tipo di costruzione dei brani. La cosa va bene, ma se fossero riusciti a “sperimentare” verso quel qualcosa di più variegato “Perdere” sarebbe stato il disco definitivo.
Poco male, comunque, siamo comunque davanti a una grande band che ci ha regalato circa 35 minuti di ottima musica, tutto il resto è superfluo o comunque si acquisisce con l’esperienza. Che dire, “Perdere” è un grande disco, con tante buone idee e canzoni molto interessanti. I Marrano sono una vera e propria ventata di ottimismo nel panorama underground italiano e proprio per questo meritano di essere tenuti d’occhio.
Tra tutti i brani del disco ce n’è uno che ci ha colpito in particolare: “L’odore del distacco”. Questo è il brano che porta alla luce un’altra anima dei Marrano, un sound più da ballad ma con un tocco grunge/alternative. Un brano intenso e con forti richiami alle sonorità degli anni ’90, forse uno dei più riusciti di tutto il disco. Se volete scaricare gratuitamente “L’odore del distacco” cliccate qui per scaricarlo gratuitamente.
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