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Morto Vangelis, firmò la colonna sonora “Momenti di gloria” e “Blade Runner”

Musica in lutto: è morto, a 79 anni, Vangelis Papathanassiou. Il compositore greco famoso come autore delle colonne sonore di “Blade Runner” e “Momenti di gloria”. Vincitore del premio Oscar 1982.

Ad annunciare la triste notizia il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. “Vangelis Papathanassiou non è più con noi”, ha twittato il premier. “Il mondo della musica ha perso l’artista internazionale Vangelis”, ha aggiunto nel tweet. Secondo quanto riferito dai suoi portavoce, sarebbe morto in ospedale in Francia dove era in cura.

Vangelis, vita e carriera

Nato in Grecia nel 1943, Evanghelo O. Papathanassiou aveva dimostrato un grande talento fin da bambino. Divenendo in pochi anni un formidabile polistrumentista.

Dopo aver fatto parte dei Forminx, insieme a Demis Roussos e Anargylous Kolouris fondò gli Aphrodite’s Child. Nel 1968 il trio decise di allontarsi dalla Grecia, funestata dalla dittatura dei colonnelli, per tentare l’avventura in Inghilterra.

Il viaggio prevedeva uno scalo a Parigi e a causa di mai chiariti problemi di visti, il trio fu costretto a fermarsi nella capitale francese. Un incidente decisivo per la carriera dei tre. Ad ogni modo, ottennero un’audizione con la Mercury, che li mise sotto contratto.

La loro Rain and tears, caratterizzata dagli arrangiamenti di Vangelis e dalla voce di Demis, divenne un inno del maggio francese. Seguirono poi altri successi come It’s five o’clock e Winter and fall, che trasformarono i tre musicisti in star internazionali.

Ma il carattere schivo e insofferente di Vangelis ebbe la meglio anche sulla fama: sebbene Roussos cercasse di convincerlo in mille modi a continuare, Vangelis nei primi anni 70 si rifiutò di seguire i compagni in tour, preferendo la solitudine dello studio per elaborare le sue idee rivoluzionarie.

Da lì in poi prese il via la sua fortunata carriera di produttore, arrangiatore e autore di colonne sonore. Dopo un inizio incerto con l’album Sex power, si trasferì a Londra giusto in tempo per rifiutare l’offerta degli Yes, che lo volevano alle tastiere per sostituire Rick Wakeman, tanto per non smentire la sua fama di artista schivo. Dopo aver aperto il suo studio di registrazione, il Nemo inaugurò una proficua collaborazione con il cantante degli Yes, Jon Anderson, che si concretizzerà poi nell’album del 1979 Short stories. E pubblicò poi alcuni dischi (in particolare Albedo) che aprirono nuovi scenari nella scena progressive inglese, grazie a uno stile che mescolava elementi jazz e rock con sonorità che anticipavano la new age.

La carriera da produttore di colonne sonore

Negli anni successivi si fece strada nel mondo delle colonne sonore: la consacrazione avvenne con le musiche del film di Hugh Hudson, Momenti di gloria, che gli valse un Oscar. L’originale e innovativo uso delle tastiere divenne un marchio di fabbrica, che ottenne un notevole successo commerciale (il brano guida arrivò al n.1 delle classifiche americane e venne poi utilizzato come sigla delle Olimpiadi di Londra 2012).

Ridley Scott gli affidò le musiche del leggendario Blade runner: quei brani però finiranno su disco solo nel 1994. Con Scott lavorò anche per 1492: conquest of paradise, per poi spostarsi su un terreno più ambizioso con lavori come Foros stimis ston greco e El Greco, a metà strada tra operistica e e classica contemporanea.

Firmò anche le musiche di Blade runner 2049. Nel suo rigore artistico, sempre lontano dai riflettori, Vangelis ha popolarizzato la musica elettronica portandola anche in classifiche mondiali.

Successivamente ha lavorato alla colonna sonora di The Bounty di Mel Gibson e Antony Hopkins. E di Francesco, con Mickey Rourke protagonista. E poi Bitter Moon di Roman Polanski e i documentari di Jacques Cousteau. Ha anche firmato la colonna sonora di eventi importanti tra cui i Giochi Olimpici del 2000 a Sydney, i Mondiali del 2002 in Giappone e Corea del Sud e i Giochi Olimpici del 2004 ad Atene. Ha scritto spartiti per balletti e musica per produzioni teatrali.

Tra le poche concessioni allo show business resta memorabile il concerto al tempio di Zeus Olimpio di Atene, nel 2001. Accompagnato da un’orchestra e da un coro. Un azzardo mai ripetuto.

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