Ascoltare “Transitions” significa entrare, di soppiatto, nel mondo di Gold Mass, percepire le sue emozioni e intuirne i movimenti. Sin dalla prima traccia “Our reality” ci si immerge in una magica oscurità, un’atmosfera che accompagna tutto l’album. Con l’elettronica, Gold Mass, è riuscita a rendere abilmente tutto quello che voleva raccontare. È grazie a questo genere che le parole diventano materia, assumono una loro fisicità, come avviene in “Fade out”. “Transitions” è il frutto di un minuzioso lavoro alla ricerca di atmosfere e di suoni che meglio rispecchino e amplifichino il contenuto dei testi.
“Transitions” è il minuzioso lavoro di Gold Mass alla ricerca di magiche atmosfere
Ma è in “Happiness in a way” che l’album prende velocità, corre alla ricerca di «unconscious beauty, words of complicity, happiness in a way»: un tuffo nel passato, in quei ricordi che inconsciamente abitano l’anima. Il videoclip di “Happiness in a way” rende molto bene l’essenza della canzone.
Gold Mass decide di fare il suo debutto svelando la sua più profonda intimità, i suoi ricordi e i suoi sentimenti. Non nasconde quell’amore dolce e amaro, quell’amore da dimenticare che si tinge di miele e sangue come canta in “Honey And Blood”. “Transitions” è un potente processo volto ad indagare l’essenza delle cose, la sostanza delle emozioni, le sovrapposizioni di stati d’animo provate e sperimentate dall’artista. Un album immersivo che cattura chiunque provi ad entrare.
https://youtu.be/ChDOg-o8zgY